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USURA E TENTATA ESTORSIONE, FAMIGLIA ROM CONDANNATA IN TRIBUNALE A VASTO

Casi registrati tra il 1997 ed il 2003

a cura della redazione
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Il Tribunale di Vasto (presieduto da Rosa Capuozzo, giudici a latere Michelina Iannetta e Caterina Sallusti) ha condannato questa mattina per usura e tentata estorsione una donna rom di San Salvo e i suoi quattro figli a pene variabili tra 2 anni e 8 mesi e 5 anni di reclusione. Secondo l'accusa, sostenuta dal pubblico ministero Giancarlo Ciani, tra il 1997 e il 2003 Clorinda Bevilacqua, vedova di Giuseppe Di Rocco, assieme ai figli Rocco, Barbara, Antonietta e Laura, si sarebbe resa responsabile di una decina di casi di usura a San Salvo. Interessi su prestiti che avrebbero raggiunto livelli del 400 per cento su base mensile, per un giro di di affari stimato in oltre 200mila euro. La pena più severa a carico di Clorinda Bevilacqua (5 anni di reclusione), poi 4 anni a Rocco Di Rocco ed infine Barbara, Antonietta e Laura sono state condannate, rispettivamente, a 3 anni e 3 mesi, 3 anni e 2 anni e 8 mesi di reclusione. Le sorelle sono state assolte da 3 capi d'imputazione, per usura e tentata estorsione. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Giovanni Cerella, Angela Pennetta e Raffaele Giacomucci del Foro di Vasto.
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