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RISSA AL BAR IN CORSO MAZZINI: ARRESTI DOMICILIARI PER I QUATTRO PARTECIPANTI

Inizialmente bloccati i due aggressori ma anche la coppia che si pensava vittima era pienamente coinvolta

a cura della redazione
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Pure quelle che, inizialmente, erano state considerate le vittime dell'aggressione sono agli arresti domiciliari per l'episodio di violenza di domenica 6 febbraio in un bar di corso Mazzini. Sviluppi nelle indagini e quattro ordinanze di custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari, richieste dalla Procura della Repubblica, ed emesse dal Gip del Tribunale di Vasto, sono state eseguite dalla Polizia a carico dei giovani ritenuti responsabili del reato di rissa in concorso, in occasione della quale tutti hanno riportato lesioni personali. Il provvedimento è stato emesso relativamente a quanto avvenuto intorno alle 5 del mattino di domenica 6 febbraio all'interno del bar al piano terra del palazzo di vetro in corso Mazzini. Episodio per il quale, a poco tempo dalla sua consumazione, i poliziotti avevano arrestato due fratelli vastesi, Orazio Lucio Trovato e Michele Trovato, 34 e 28 anni, ritenuti responsabili di aggressione e lesioni ad una coppia di fidanzati, anche con bottigliate, oltre al danneggiamento del locale pubblico. Successive indagini, sulla base della richiesta da parte dei legali dei due Trovato, gli avvocati Angela Pennetta ed Elisa Pastorelli di visionare i filmati del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso ed ulteriori testimonianze hanno completato la ricostruzione dell'accaduto. "Grazie alle immagini estrapolate dal circuito con l’aiuto di un tecnico del settore - spiega il vicequestore e dirigente del Commissariato Cesare Ciammaichella - appariva chiaro come coloro che inizialmente si riteneva fossero solo persone offese avevano invece preso parte attiva alle colluttazioni trasformando in rissa ciò che in primo momento sembrava una mera aggressione ai danni della coppia e procurando lesioni ai fratelli Trovato con l’intenzione di aggredire e non per legittima difesa. Attraverso il filmato si rilevava in tutta la sua pericolosità la bellicosità e la spregiudicata determinazione degli indagati che non hanno esitato a 'darsi battaglia', avvalendosi di vetri e bottiglie infrante per circa venti minuti. Il Gip ha dunque ritenuto necessaria l’applicazione della misura cautelare in regime degli arresti domiciliari per tutti e quattro gli autori della rissa che hanno dimostrato, anche alla luce dei precedenti penali e di polizia, una spiccata pericolosità sociale". Oltre ai fratelli Trovato provvedimento dei domiciliari anche per Luca Antenucci e Ouassila Oummis, entrambi 32enni.
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