Uno sbancamento, con ogni probabilità effettuato nottetempo con l'ausilio di alcune ruspe, per procedere alla realizzazione di un accesso al mare della larghezza di circa due metri, su un terreno privato nelle vicinanze di un noto locale pubblico della zona. Il tutto all'interno di una riserva natuale, quella di Punta Aderci. Amara sorpresa, questa mattina, per alcuni amministratori della città, recatisi sul posto dopo aver ricevuto la segnalazione di quanto accaduto. L'assessore all'Urbanistica Anna Suriani, i consiglieri comunali di Rifondazione Comunista Marco Marra e Fabio Smargiassi insieme ad alcuni rappresentanti di associazioni locali culturali e ambientaliste e ai dirigenti comunali Rullo e D'Annunzio, hanno constatato la realizzazione dello sbancamento che ha modificato in maniera consistente la morfologia di quel tratto di falesia. ''Tutto questo all'interno di una riserva e senza alcuna autorizzazione - sottolinea il consigliere comunale Marco Marra -. Siamo davanti a interventi spropositati che per troppo tempo alcuni privati cittadini hanno fatto su luoghi di indiscussa importanza ambientale, certi che la loro illegalità rimanesse impunita. Gli interventi 'fai da te' sul costone della riserva, così come su altre aree ad alto impatto naturalistico non possono più essere consentiti. La nuova amministrazione dovrà dare un forte segnale di ripristino della legalità. Il gruppo consigliare di Rifondazione Comunista chiede che il Comune di Vasto si costituisca parte civile contro quet'ultimo scempio, chiedendo il ripristino dell'area danneggiata a spese dei responsabili''. Sulla vicenda l'intervento del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte: ''Bisogna intervenire con decisione - dichiara - per impedire che la speculazione continui ad attaccare un bene collettivo. La riserva naturale di Punta Aderci deve avere al più presto il suo Piano di Assetto Naturalistico per frenare gli appettiti di gente senza scrupoli che vuole privatizzare un bene prezioso vanto di questa città''.