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BUROCRAZIA E INTOPPI NEL TRASFERIMENTO DA UN CENTRO SPECIALIZZATO ALL'ALTRO E LA ASL FINISCE NEL 'MIRINO'

Il caso di un giovane vastese affetto da autismo

a cura della redazione
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E' prevista domani, in Tribunale a Vasto, la discussione del ricorso d'urgenza con il quale l'avvocato Cristiano Bertoncini, legale della famiglia di un ragazzo affetto da autismo, chiede il riconoscimento dell'assistenza in centri specializzati del luogo per il giovane che in precedenza aveva garantito tutto questo, su accreditamento della locale Asl, a Pescara. Gli ultimi due mesi, giocoforza, il ragazzo (dall'età di 3 anni in terapia) li ha dovuti trascorrere senza poter frequentare un centro specializzato, impossibilitato duque a ricevere la necessaria assistenza e privo della possibilità di partecipare alle attività a cui generalmente prendeva parte fino a qualche tempo fa. E tutto questo per un ‘semplice’ difetto in un passaggio burocratico. Fino al mese di ottobre, per ragioni pratiche e familiari, trasferito a casa di una zia a Pescara, frequentava una struttura nel capoluogo adriatico. Si rende necessario il ritorno a Vasto, dove vive il padre (la mamma purtroppo è venuta a mancare alla sua nascita), ed ecco che sorge la necessità di operare il trasferimento anche per la sede del centro specializzato. Fino alla fine di quest’anno la copertura economica già c’era, assicurata dalla disponibilità di fondi della Asl Lanciano-Vasto a quella di Pescara. Ma, adesso, cambiando ’territorio’, non arriva la ’carta giusta’ e così il ragazzo è costretto a rinunciare alla fruizione dell’assistenza necessaria (individuato il centro della Fondazione 'Il Cireneo' a Vasto Marina). “Eppure mi avevano assicurato che dopo le dimissioni di mio figlio dalla struttura di Pescara il passaggio a Vasto sarebbe stato automatico e garantitito immediatamente con la continuità nell’assistenza, dal momento che i soldi comunque sono stati stanziati”, dice - amareggiato e comprensibilmente preoccupato - il padre del ragazzo. Gli sviluppi - Dopo una prima richiesta di risolvere la situazione, fatta pervenire tramite l’avvocato Bertoncini alla direzione Asl ed in assenza di risposte lo stesso legale ha presentato un ricorso d’urgenza al Giudice del Lavoro del Tribunale di Vasto. Domani l'udienza e in mezzo a questo tempo il disagio crescente e la sofferenza di un ragazzo e di una famiglia già provati.
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