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RICHIESTA SULLA REMISSIONE IN LIBERTà DEL NOTAIO LITTERIO, LA PRONUNCIA FISSATA ALL'INIZIO DEL NUOVO ANNO

Il professionista è ai domiciliari dallo scorso 14 ottobre

a cura della redazione
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Periodo sempre delicato per il notaio vastese Camillo Litterio, agli arresti domiciliari dallo scorso 14 ottobre a seguito dell’accusa mossa nei suoi confronti dalla magistratura vastese di evasione fiscale e sottrazione fraudolenta di beni all’attività esecutiva dello Stato. Dopo aver trascorso le festività natalizie sottoposto alla misura cautelare, il professionista vastese dovrà trascorrervi anche il Capodanno. Il procuratore capo della Repubblica, Francesco Prete, ha infatti preferito non pronunciarsi sulla richiesta di remissione in libertà presentata il 19 dicembre scorso dall'avvocato difensore di Litterio, Giovanni Cerella. Ogni decisione è stata rinviata al prossimo 11 gennaio, unitamente al responso che darà la Coredi, la Commissione regionale di disciplina dell'ordine notarile, in merito alla sospensione dell'attività lavorativa dell'indagato, ferma ormai da più di due mesi.
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