Tutto il paese si è fermato ed a stento la chiesa di San Bernardino è riuscita a contenere la folla, commossa e composta, che ha partecipato ai funerali della piccola Nicla Berardi. ''Ciao piccolo angelo innocente volato in cielo'', hanno ripetuto più volte alcuni giovani, nell'accogliere la piccola bara bianca sommersa di fiori che conteneva il corpicino della bimba. E c'era un'atmosfera intrisa di dolore e di profonda tristezza non solo nella chiesa, ma in tutto il paese, addolorato e attonito per la tragica scomparsa della bambina di tre anni, annegata martedì mattina nel mare di Casalbordino. Una tragedia immane per la famiglia, stimata ed apprezzata da tutti in paese ed un dolore sordo, totale, che quasi ti toglie il respiro per chi, il papà Angelo e le due sorelle maggiori di 15 anni e 17 anni, ha assitisto, impotente, alla tragedia in mare. In pochi istanti la piccola e dolce Nicla è stata strappata a questa vita. Giocava in acqua, è scivolata dalla tavoletta con la quale faceva il bagno, è sfuggita allo sguardo del padre ed in qualche minuto si è consumato il dramma. A nulla sono valsi i soccorsi ed i disperati tentativi di rianimare la bimba. Nicla non ce l'ha fatta a sopravvivere. Gissi si è praticamente fermata questo pomeriggio. L'intera comunità si è stretta attorno alla famiglia Berardi, cercando, con grande calore umano ed intensa solidarietà , di lenire l'infinito scoramento del papà Angelo, della mamma Lina, delle due sorelline, di parenti, amici e colleghi di lavoro dei genitori. Ma non sarà facile dimenticare questa tragedia. La ferita è di quelle veramente difficili da rimarginare.