La vicenda del Palazzo della Curia, già Collegio Histonium, è stata oggetto di attenzione da parte della città per l'accordo, ancora da definire, tra l'Arcivescovado e il Municipio.
Per una coincidenza nel momento dell'incontro Curia-Municipio veniva rimossa l'impalcatura dalla scenografica e mirabile facciata settecentesca della Chiesa della Madonna del Carmine realizzata nel corso del 700 con progetto dell'architetto Mario Gioffredo, esponente di spicco della scuola architettonica napoletana del 1700, autore del primo progetto redatto per la costruzione della Reggia di Caserta.
Si intuisce, quindi, che stiamo parlando di un'opera di respiro nazionale (stato preunitario) con la partecipazione locale, tra virgolette, dei lapicidi molisani per quanto riguarda il monumentale portale. Il portale, in pietra scolpita, fu realizzato, dal 1750 al 1761, dallo scalpellino Mario Crisostomo Calvitto di Pescopennataro sempre su disegno e direzione dei lavori di Mario Gioffredo.
Il Collegio Histonium e la suddetta Chiesa, che hanno come instancabili sostenitori il rev. Don Michele Ronzitti e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggio per l'Abruzzo, con il suo presidio vastese, costituiscono un unicum urbanistico di grande pregio, recentemente dotato di un vincolo di tutela indiretta per le case circostanti, sempre grazie al lavoro della Soprintendenza B.A.P. per l'Abruzzo.
Il Collegio è stato, dunque, oggetto in un passato recente di una revisione delle coperture ma, la Chiesa rischia di deperire e di subire dei seri danni se non arriveranno altri finanziamenti che consentano oltre alla revisione totale delle coperture, soprattutto il consolidamento e il restauro dei muri perimetrali con la messa in sicurezza del pregevole e singolare campanile.
L'intervento appena concluso e il prossimo programmato (che prevede il consolidamento e il restauro degli interni) non sono sufficienti alla salvaguardia e al restauro di un monumento di somma importanza per la città .
È, inoltre, elementare che un isolato deve essere oggetto di interesse, attenzione, cura e restauro nella sua interezza (ex Chiesa conventuale dei Padri Lucchesi) per non rendere vane le operazioni finora condotte.
Nella speranza che una volta conclusi gli interventi sopra il livello della strada, ci si possa occupare del ricco sottosuolo archeologico, visibile nelle cantine con resti romani e della trecentesca Chiesa di San Nicola degli Schiavoni (cioè luogo di culto della colonia creata a Vasto).
Auspichiamo un forte impegno della Curia Arcivescovile, del Comune di Vasto, della Provincia di Chieti, della Regione Abruzzo e del Ministero dei Beni Culturali per rendere compiuta e finalmente fruibile la Chiesa del Carmine tanto cara ai cittadini vastesi.
Vasto, 20/10/2005
Michele Massone
Presidente
Associazione Culturale Lightship