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ACQUE AGITATE ALL’ISTITUTO SAN FRANCESCO

della redazione
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La Direzione dell'Istituto ''San Francesco'' di Vasto Marina ha comunicato alla organizzazioni sindacali di categoria l'intenzione di voler rivedere l'inquadramento del personale dipendente procedendo alla retrocessione di circa 50 operatori. Una decisione decisamente inaspettata che ha colto di sorpresa i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che, invece, si attendevano l'applicazione del nuovo contratto visto che il vecchio è scaduto da molto tempo. E' iniziato in tal modo un braccio di ferro che rischia di avere brutte ripercussioni nei rapporti azienda-sindacato esistenti all'interno di quella istituzione. Emilio Meo, Francesco Chiarelli, Donato Tricase e Camillo Di Felice, in rappresentanza delle tre sigle sindacali su indicate, hanno chiesto una maggiore qualificazione del personale attraverso corsi mirati di formazione e corsi ECM per il personale sanitario. ''Appare incredibile - scrivono in una nota - che dopo il notevole aumento delle rette del 20% da parte della Regione, il direttore del San Francesco, padre Franco Berti, pensi a reinquadrare verso il basso i lavoratori che hanno stipendi appena sufficienti per vivere. E' altrettanto vero - aggiungono i sindacalisti - che nonostante il clima per nulla collaborante con le OO.SS., le scriventi contrasteranno con tutti i mezzi, nessuno escluso, una manovra a loro parere illegittima ed in netto contrasto con i diritti e la dignità dei lavoratori che in questi giorni saranno chiamati singolarmente dalla direzione per accettare la manovra di retrocessione. Sarà un testa a testa con un risultato abbastanza scontato''. Le tre sigle sindacali, pertanto, invitano i lavoratori a rivolgersi ad esse per qualsiasi esigenza di tutela e sollecitano l'assessore regionale alla sanità, il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, i capigruppo del Consiglio Regionale a voler intervenire in difesa dei lavoratori.
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