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ACQUA, ''LA GESTIONE PUBBLICA E' AL SICURO''

a cura della redazione
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''La scelta di una società pubblica per la gestione del servizio idrico integrato non è in discussione, perché è stata deliberata all'unanimità dai Comuni dell'Ato'': Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia e presidente dell'ente d'ambito che raccoglie 92 municipi della provincia, sgombra il campo dai timori di chi torna a parlare di rischio privatizzazione per la nostra acqua. ''La volontà espressa nell'assemblea di dicembre sarà rispettata - spiega Di Giuseppantonio -ma sono slittati i tempi perché è cambiata la normativa». La Sasi, spa partecipata da quasi tutti i Comuni dell'Ato, aveva avuto una proroga al 30 giugno prima dell'affidamento decennale: ora il termine è slittato a ottobre a causa di questa nuova legge''. Il presidente dell'Ato risponde così all'allarme lanciato da Rifondazione comunista, che aveva chiesto azzeramento dei cda e commissariamento. Secondo Di Giuseppantonio non esiste nessuna possibilità di commissariamento: ''Può avvenire solo quando ci sono gravi irregolarità nella gestione, e questo non è successo. Inoltre i timori sono infondati - ribatte - perché sulla gestione pubblica non influiscono i contenziosi tra Isi e Sasi, né l'ingresso di nuovi Comuni soci nella Sasi''. Esiste infatti al momento una diatriba della Sasi, che gestisce il servizio, con la Isi, società proprietaria delle reticoli. ''Un contrasto di natura tecnica che nasce da due diverse interpretazioni della legge'', sostiene Di Giuseppantonio a proposito della questione, che ruota soprattutto intorno all'inserimento degli ammortamenti nei bilanci della Sasi. Per questo la società al momento non ha ancora prodotto i consuntivi 2004 e 2005. ''E' anche lecito che una controversia tra due soggetti venga sottoposta al giudizio di un tribunale'', aggiunge il presidente.
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