Sono circa 70mila i detenuti presenti nelle carceri italiane, in una condizione di sovraffollamento che pone enormi problemi sanitari per cui è necessario adottare strategie efficaci a ridurre principalmente il rischio di suicidi o di atti autolesionistici, ma anche per evitare il riaffiorare di patologie come la tubercolosi e la diffusione di malattie infettive con particolare riferimento all'infezione da HIV.
La formazione dei professionisti della salute che operano nei penitenziari è la priorità indicata dalla Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria (SIMSPe) che terrà il suo XI Congresso nazionale a Chieti e Pescara nei giorni di domani, giovedì 11, e venerdì 12 novembre. Solo in Abruzzo ci sono circa 2.000 detenuti presenti in otto istituti penitenziari. La provincia con il maggior numero di presenze è quella di Chieti, con 745 detenuti, di cui 350 a Lanciano, 270 a Vasto e 125 a Chieti (dove è presente anche una delle due sezioni femminili, mentre l'altra a valenza regionale è a Teramo). Il carcere di Torre Sinello di Vasto, tanto per fare un esempio, ha un sovraffollamento di quasi cento detenuti. "L'esigenza fondamentale - spiega il responsabile dell'unità operativa di Medicina Penitenziaria della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francescopaolo Saraceni - è evitare che il sovraffollamento porti ad acuire il disagio psichico insito in una comunità chiusa. La SIMSPe può contribuire a dare una risposta efficace a questi problemi partendo proprio dalla formazione degli operatori penitenziari". Tema delicato, che sarà affrontato nella prima giornata del Congresso (intitolato "L'Agora' Penitenziaria 2010"), è il passaggio di competenze nella gestione delle esigenze di salute dei detenuti, che il Dpcm del primo aprile 2008 ha trasferito dall'Amministrazione penitenziaria al Servizio sanitario nazionale. “La maggiore criticità - spiegano alla SIMSPe - è nella necessità di stabilizzare il personale che aveva un rapporto di lavoro con l'Amministrazione penitenziaria e che ora è passato alle dipendenze delle Asl, al fine di non disperdere l'esperienza acquisita in anni di attività . L'accordo collettivo nazionale sulla medicina generale dovrà , tra l'altro, prevedere un articolato dedicato alla figura del medico che opera nei presidi penitenziari".
La prima giornata si svolgerà domani dalle ore 13, presso l'Auditorium dell'Università 'Gabriele d'Annunzio', a Chieti. Venerdì ci si sposterà dalle ore 8.30 presso la dimora storica Castello Chiola di Loreto Aprutino (Pescara), dove i lavori avranno un taglio più scientifico: si parlerà delle malattie trasmissibili in carcere, delle dipendenze patologiche e degli altri rischi per la salute legati alla condizione dei detenzione. La SIMSPe è presieduta dal professor Sergio Babudieri. Presidente del Congresso è il dottor Alfredo De Risio.