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LAVORATORI 'IN AFFITTO' ALLA ASL: DUBBI E PERPLESSITà SULLE SCELTE DELLA SIGLA SINDACALE NURSING UP

Lamentata una mancata consultazione e il non utilizzo di personale interno già formato

a cura della redazione
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Ausiliari specializzati, operatori tecnici di call center-Cup e operatori sociosanitari. Per circa settanta di queste figure professionali in affitto da un'agenzia di lavoro interinale la Asl unica provinciale Lanciano-Vasto-Chieti spenderà una somma complessiva di 3 milioni e 200 mila euro. E' di questi giorni la pubblicazione sul sito ufficiale della Asl 2 del bando di 'gara a procedura aperta per l'affidamento ad un'agenzia di lavoro interinale del servizio di somministrazione di personale'. Sulla questione il Nursing Up, sindacato dei professionisti sanitari della Funzione Infermieristica, rileva delle anomalie e, in una lettera al direttore generale Francesco Zavattaro chiede di spiegare la discrepanza tra la deliberazione aziendale n. 595 del 10 giugno scorso e l'indizione della stessa gara scaricata dal sito Asl 2 con numeri di fornitura personale completamente diversi, ma di pari importo. Il Nursing Up chiede inoltre di conoscere le ragioni della mancata “fase della consultazione sindacale e per quale motivo non si possa usufruire di risorse interne già formate. Gli operatori sociosanitari formati con soldi regionali, nel solo territorio Lanciano-Vasto, sono circa un centinaio - scrive il referente regionale del sindacato Patrizia Bianchi - Per verticalizzarli - dice - non servirebbe spendere nemmeno un euro. Ma il paradosso è che continueranno a svolgere lavori non propri perché non inquadrati da operatori sociosanitari, mentre si prendono lavoratori dalle agenzie interinali dove loro non possono accedere perché già in ruolo come ausiliari. Per quale motivo - si chiede infine Patrizia Bianchi - dovremmo regalare circa un milione di euro in tre anni ad un'agenzia che non salvaguarda nemmeno i diritti dei lavoratori?".
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