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'MIGLIOR SALAME D'ITALIA', LA VENTRICINA DEL VASTESE IN GARA ALLE FINALI DI PARMA

In terra emiliana l'assegnazione del titolo 2010

a cura della redazione
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Dopo alcuni mesi di eliminatorie, quarti e semifinali come in un vero campionato di qualsiasi sport popolare, i migliori ventiquattro salami d’Italia approdano alla finale. Domani, giovedì 14 ottobre all’Università dell’Emilia, presso la facoltà di Agraria a Parma, docenti ed alunni di Scienze Gastronomiche con giornalisti del settore ed esperti decreteranno il miglior salame d’Italia del 2010. L’iniziativa, organizzata da Accademia 5 T, Union Camere Lombardo-Veneto e con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, rappresenta la certificazione del salame di qualità e soprattutto del salame naturale italiano. "L’Abruzzo e la ventricina del Vastese - dice Luigi Di Lello dell'Accademia della Ventricina - hanno già scritto una piccola favola in questo campionato. E' l’unico salame che approda alla finale in tutte le edizioni disputate piazzandosi sempre al vertice. Ha messo insieme un primo posto assoluto l’anno scorso, miglior salame speciale tre anni fa e due quarti posti, una sequenza di tutto rispetto. Noi dell’Accademia della Ventricina – prosegue Di Lello - siamo orgogliosi di questa performance e dell’ennesima finale di quest’anno, forse più della vittoria conseguita l’anno scorso, perché significa che la nostra produzione ha uno standard di qualità nel tempo e non è stata la casualità di un anno come è successo ad altri salumi italiani che poi si sono persi per strada". Qual è il segreto per essere apprezzati da tutte le Giurie, siano esse del Meridione o del Nord Italia? "Innanzitutto il salame deve sprigionare sensazioni positive ai nostri sensi, in sostanza deve essere buono, ma non è solo questo. Importante per esempio che i maiali vengano allevati nello stesso luogo di produzione della ventricina, che stagionino in modo naturale, che ci sia un disciplinare da rispettare, insomma sono molti i parametri da valutare". E’ possibile ripetersi anche quest’anno? "Sarebbe bello, ma difficile. Andiamo a concorrere nel 'regno' dei salumi, a Parma. Ci sono produttori che sono 'mostri sacri' e che quest’anno, per 'non leccarsi le ferite, hanno affilato gli artigli, per evitare come l’anno scorso di farsi sfuggire il trofeo. Sembra che ci saranno pezzi unici di salami confezionati appositamente per questo campionato ma che poi non ritroveremo mai sulle nostre tavole, a differenza della nostra ventricina".
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