Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

COTIR DI VASTO, RASSEGNA LE DIMISSIONI IL PRESIDENTE DEL CDA LUCIANO CILLI: 'CONSIDERAZIONE ZERO PER IL CONSORZIO'

Dipendenti senza stipendio da quattro mesi e prospettive incerte la sua denuncia

a cura della redazione
Condividi su:
Lavoratori senza stipendio da quattro mesi e realtà preoccupante in termini di investimenti e progetti: queste le principali ragioni alla base dell’annuncio delle dimissioni, irrevocabili, da presidente del Consiglio di Amministrazione del Cotir, il Consorzio per le Tecniche Irrigue con sede in località Zimarino a Vasto, da parte di Luciano Cilli (Partito Democratico), ex vice sindaco e assessore a San Salvo. In una lettera Cilli spiega la sua scelta: “Fin dall’insediamento della nuova Giunta regionale e dell’assessore all’Agricoltura Mauro Febbo - scrive - ho cercato di spiegare l’importanza del Cotir di Vasto, strumento utile ed attuale per l’agricoltura abruzzese. Stessa considerazione inoltrata al presidente della Commissione Agricoltura della Regione Antonio Prospero ed al commissario straordinario dell’Arssa Gaetano Valente. Risposta un silenzio assordante, dimostrando così un grave senso di irresponsabilità che ha posto al centro della loro azione non gli interessi del Cotir e dei trenta dipendenti che da quattro mesi non percepiscono lo stipendio, pur continuando a lavorare in ottemperanza al Piano di Ricerca 2010 approvato dalla Regione, ma esclusivamente un tornaconto politico“. Cilli richiama poi una riunione del giugno scorso nella quale a rappresentare il socio di maggioranza del Consorzio, l’Arssa (Agenzia per i Servizi di Sviluppo Agricolo) c’era una persona che lo stesso presidente dimissionario definisce priva di “competenza e responsabilità”. “Con una scellerata azione - continua - si è cancellato il lavoro serio, onesto e responsabile condotto dai dipendenti, dal Cda e da quanti operano al suo interno. Alla data del mio insediamento - ricorda - ho trovato il Consorzio con un arretrato nei pagamenti degli stipendi di ben 8 mensilità, con una forte esposizione debitoria verso i fornitori, oltre a strutture e attrezzature fatiscenti. Un’azienda agricola che non riusciva a produrre reddito a differenza di quanto accade ora. La politica aziendale è stata volta alla riduzione delle spese ed alla sua ottimizzazione ponendo in primis la riduzione del personale dipendente da 67 a 30 unità a tempo indeterminato con mansioni e compiti specifici. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e hanno trovato approvazione e apprezzamento dall’intera Commissione regionale che ha visitato il Cotir nel giugno 2010”. Cilli evidenzia poi l’abbandono del progetto regionale di istituire una Fondazione per i Centri di Ricerca e come a tutt’oggi non via sia un capitolo di bilancio che faccia intendere la volontà della Regione. Infine la questione politica: “Da più parti mi giungono voci che un presidente di colore politico diverso, pur avendo operato bene ma non consono all’assessore, possa essere di freno alle decisioni in positivo per i centri stessi. Mi auguro che questo non risponda al vero“. Cilli, dunque, lascia, ringraziando quanti lo hanno sostenuto e coadiuvato nell’azione, soprattutto i dipendenti.
Condividi su:

Seguici su Facebook