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UN OCCHIO CRITICO AL CENTROSINISTRA DI VASTO SUL PERCORSO CHE CONDUCE ALLE PROSSIME ELEZIONI

Lettera di Danilo Menna

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Riceviamo e pubblichiamo da Danilo Menna. In relazione al dibattito tenutosi mercoledì 8 settembre a Palazzo d'Avalos sul futuro politico di Vasto, espongo le mie preoccupazioni circa le dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti politici. Al dibattito hanno preso parte diversi segretari di partito: Alfredo Buontempo (IdV), Giuseppe Forte (Pd), Sante Cianci (SeL) e Fabio Smargiassi (Prc). Mancava un rappresentante del PSI, non conosco il motivo. Rispetto alle posizioni partitiche rappresentate da Forte e Buontempo c'è poco da aggiungere, si può essere d'accordo o meno. Il primo sostiene Lapenna candidato sindaco in quanto rappresentante del Pd, mentre il segretario dell'IdV invita gli alleati, una volta trovata l'intesa politica, a scegliere collegialmente un nuovo candidato sindaco. E' opportuno specificare, però, che la posizione espressa da Forte non rappresenta la totalità degli iscritti del partito. All'interno del Pd, infatti, attualmente esistono diversi gruppi autonomi, uno di questi, Vastoviva, ha chiesto pubblicamente le primarie. Tanto premesso, arriviamo al motivo di questo articolo. Secondo il segretario di SeL, amministrativamente parlando, "va tutto bene" e, di conseguenza, ha escluso la necessatà di un tavolo politico per la scelta di un nuovo candidato sindaco. Cianci, però, non ha espresso delle argomentazioni vere e proprie a sostegno delle sua opinione, ha parlato per diversi minuti del Prg e del dibattito che "ormai" da mesi è iniziato all'interno della maggioranza per la modifica di questo strumento. A parte la battuta sulla buona amministrazione, a cui hanno riso molti dei presenti, a me sembra che sia un demerito l'aver scoperto l'esistenza del Prg a fine mandato. Se a ciò aggiungiamo che per diversi anni il titolare della delega all'Urbanistica è stato proprio un esponenente di SeL, l'assessore Anna Suriani, e che la terminologia utilizzata durante il dibattito dal segretario Cianci era inappropriata rispetto alla materia urbanistica, il giudizio, specialmente per SeL, non può che essere negativo. La giunta guidata da Lapenna, purtroppo, delude nel suo complesso. Dagli scarsi risultati amministrativi, ovviamente marciapiedi e piste ciclabili sono accessori rispetto ai veri obiettivi a cui deve ambire un'amministrazione, alla poca capacità dimostrata dal primo cittadino nella gestione degli equilibri di maggioranza, tre giunte in tre anni e diversi consiglieri persi. Ciò detto, risulta evidente che il problema non è il programma da condividere, i principi e gli obiettivi contenuti nel programma del 2006 sono più che sufficienti, ma trovare un candidato sindaco lungimirante capace di trasformare le idee in progetti. Le recenti elezioni comunali di Chieti insegnano che non è possibile raccontare ai cittadini che va tutto bene quando, in realtà, non è così. Questo articolo vuole essere una critica costruttiva affinché il centrosinistra torni a lavorare sulla propria credibilità in vista delle vicine elezioni amministrative. Credo che il centrosinistra abbia sia i numeri che le persone per tornare a vincere e fare bene per Vasto. Riguardo le dichiarazioni del segretario Smargiassi chiudo con una battuta. Il Prc ai tempi di Bertinotti mandava giù i governi quando non venivano rispettati i programmi politici. Oggi, invece, si accontentano di sottoscriverli... Smargiassi deve sapere che le aree per l'edilizia economica e popolare devono essere previste per legge all'interno del Prg. Se la giunta Lapenna da inizio legislatura avesse avviato un progetto di zonizzazione del territorio comunale probabilmente il segretario del Prc avrebbe avuto un quadro più chiaro della relativa disciplina. Tra l'altro, è membro della commissione assetto e utilizzo del territorio. Questo per dire che la sua premura è superflua.
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