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MUSICA 'LIVE' IN CITTà E IMPEGNI PER L'ADOZIONE DI UN REGOLAMENTO IN MATERIA: TEMPI E METODO NON CONVINCONO

Critiche all'amministrazione comunale di Spinnato (Verdi) e dell'ex assessore D'Adamo (ApV)

a cura della redazione
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Il primo a parlare della necessità di un regolamento comunale in materia, a livello ufficiale, era stato Antonino Spinnato. Il combattivo esponente dei Verdi di Vasto, promotore tra l'altro del 'concerto di protesta' delle giovani band vastesi contro la decisione di infliggere lo 'stop' all'organizzazione di eventi e concerti all'esterno dei locali pubblici della città, torna sulla questione, alla luce dell'incontro di ieri in municipio (alla presenza del sindaco Lapenna, dei rappresentanti delle associazioni di categoria, di numerosi esercenti e giovani musicisti). Per Spinnato, al di là di annunci e impegni presi durante la riunione, "manca la volontà politica di arrivare alla stesura di un qualsiasi regolamento. Si percepisce invece la volontà di portare alle calende greche il problema. Con la speranza che la protesta si esaurisca e vada a spegnersi". Critica anche il metodo seguito per l'organizzazione dell'incontro nella sala consiliare 'Giuseppe Vennitti' di palazzo di città: "E’ singolare che si ricerchi un accordo, come è stato fatto il pomeriggio precedente (riunione di diciotto band al Centro di Aggregazione Giovanile del quartiere San Paolo, ndr.), con chi la protesta non sa nemmeno cosa è. E l’accordo non è stato raggiunto con i gruppi 'dissidenti' che hanno inscenato la protesta. Da una parte il sindaco invoca regole certe e condivise. Dall’altra parte non fa nulla per portare l’argomento all’ordine del giorno di un qualsivoglia Consiglio comunale. Luogo deputato a legiferare. Anzi attende che siano altri ad indicargli la via maestra". Spinnato, infine, chiede al sindaco una risposta sulla richiesta di uno spazio pubblico da poter utilizzare per l'evento da lui promosso con la partecipazione di diversi musicisti e band vastesi dal titolo "Nessuno fermi la musica". L'ex assessore Francescopaolo D'Adamo (Alleanza per Vasto) mette nel 'mirino' tempi e contenuti della discussione: "La montagna ha partorito il topolino - dice D'Adamo - ma assemblee come quella dell'11 settembre non sono un 'goffo' tentativo del sindaco e dei suoi collaboratori di utilizzare questi giovani per poter dire abbiamo... fatto? Ma cosa si è fatto? Ci voleva una riunione pubblica per dire questa cosa? (necessità di indivduare norme condivise per garantire una pacifica convivenza cittadina, ndr.) Possibile che l’amministrazione ancora non affronta o non sa affrontare il problema, tanto che ora e solo ora, a quasi fine mandato sente il dovere di ascoltare gli addetti ai lavori? Questa si chiama campagna elettorale". Intanto, uno dei giovani partecipanti alla riunione in municipio, Andrea della band Overcut, il primo musicista a contestare pubblicamente lo stop alla musica 'live' all'esterno dei locali con una lettera al sindaco, pure lui non convinto del metodo e del 'percorso' che ha preceduto l'incontro, dirama un'altra lettera pubblicata sul sito www.vastooggi.net
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