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DA OSPEDALE A 'PRESIDIO TERRITORIALE DI ASSISTENZA': MUTA L'ETICHETTA DEL NOSOCOMIO DI GISSI. MOLTI I DIPENDENTI DA TRASFERIRE

Zavattaro: 'Insieme ai sindacati definiremo i nuovi organici'

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Dal prossimo 1° settembre l'ospedale di Gissi (assieme a quello di Casoli nel territorio provinciale) sarà trasformato in 'Presidio Territoriale di Assistenza', struttura aperta 24 ore su 24, che assicura assistenza ambulatoriale di cardiologia, medicina, geriatria, chirurgia, fisio-kinesiterapia, day service medico, oltre a dialisi, distribuzione diretta dei farmaci, laboratorio analisi e diagnostica radiologica (tradizionale e Tac). Per le urgenze saranno presenti un'ambulanza ed un'équipe del 118, oltre ad un medico e ad un infermiere presenti giorno e notte per prestare un primo soccorso e, in caso di necessità, trasferire il paziente che ha bisogno di ricovero in un'altra struttura. In totale, le figure professionali da ricollocare sono 141 a Gissi (27 medici e 114 del comparto). Non tutti saranno trasferiti, infatti una parte dovrà necessariamente "seguire" i servizi di appartenenza che saranno ubicati altrove, mentre altri resteranno nella stessa struttura cui appartengono per continuare a erogare le prestazioni previste nella riconversione. Sulla questione del trasferimento si registra un intervento del direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro. "Non c'è stataa chiusura al dialogo con i sindacati sulla questione del trasferimento del personale - dice il manager - tant'è che abbiamo fissato un incontro per lunedì prossimo. I tempi strettissimi indicati dai provvedimenti contenuti nel programma operativo emanato dalla Regione non ci hanno permesso una convocazione più anticipata, perché prima di avviare qualunque confronto era necessaria una ricognizione su attività da trasferire e figure professionali da ricollocare. Prima di sederci a qualunque tavolo - aggiunge Zavattaro - avevamo necessità di avere un quadro chiaro della situazione che si sarebbe determinata con il nuovo assetto e per disegnare materia e spazio su cui confrontarci con i sindacati. Ora conosciamo il numero delle unità liberate dal trasferimento delle attività di ricovero negli altri ospedali e il relativo fabbisogno che generano laddove verranno ospitate: si tratta quindi di stabilire insieme procedure, regole e criteri per distribuire il personale, cercando di conciliare le esigenze personali dei dipendenti con le necessità assistenziali dei diversi presidi. Sulla base di questi presupposti arriveremo, insieme ai sindacati, a definire i nuovi organici".
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