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TRA TAGLI NETTI E ASSUNZIONI LIMITATE: TUTTA LA DIFFICOLTà DEL MONDO SCUOLA IN PROVINCIA DI CHIETI

Dettagliata nota di Davide Desiati (Cisl)

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«Sono assolutamente insufficienti le 10.000 assunzioni a tempo indeterminato del personale docente ed educativo previste, per l'anno scolastico 2010-11, a livello nazionale che, per la provincia di Chieti, vogliono dire appena 80 posti». E' quanto denuncia Davide Desiati, segretario generale territoriale della Cisl Scuola, il quale precisa che gli 80 posti sono così suddivisi: scuola dell'infanzia: 18 posti; scuola primaria: 3 posti; scuola secondaria di 1° grado: 7 posti; scuola secondaria di 2° grado: 2 posti; sostegno: 50 posti. «Le assunzioni previste - spiega Desiati - corrispondono a percentuali diverse per i diversi ordini di scuola, tipologie di posto e profili professionali: circa il 50% delle disponibilità effettive per il sostegno, il 30% per la scuola dell'infanzia e il 10-12% per primaria, 1° e 2° grado». In questi tempi di crisi economica e di perdita di posti di lavoro, a pagare lo scotto non sono solo le imprese, ma anche "l'azienda scuola". Già nei giorni scorsi, il segretario generale della Cisl ha reso noto che, nella sola provincia di Chieti, quest'anno a restare senza lavoro sono 250 persone del comparto scuola per effetto della riforma della secondaria superiore. «La notizia della perdita di almeno 250 posti di lavoro nelle scuole della provincia - ha rimarcato Desiati - purtroppo colpisce l'opinione pubblica meno della chiusura di un'azienda con altrettanti lavoratori, in quanto questi non sono concentrati in un unico luogo e non coinvolgono un unico Comune».
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