Il 'rumoroso silenzio' contro la cosiddetta 'legge bavaglio': così la Federazione Nazionale della Stampa ha definito la giornata di assenza di informazione per lo sciopero oggi dei giornalisti: la gran parte dei giornali non è in edicola e allo sciopero, sino alle 7 di sabato, aderisconono anche le agenzie di stampa, i siti on line e l'emittenza radiotelevisiva pubblica e privata.
Una protesta contro "le norme del ddl intercettazioni che limitano pesantemente il diritto dei cittadini a sapere come procedono le inchieste giudiziarie, infliggendo gravi interruzioni al libero circuito delle notizie". Una giornata di silenzio che non vuole rappresentare l'occasione di difesa 'corporativa' della categoria dei giornalisti e di chi, a vario titolo, produce informazione. Ma vuole essere invece soprattutto l’occasione per fare in modo che siano i cittadini a rivendicare il proprio diritto a sapere, a conoscere - senza preclusioni e senza interpretazioni faziose - quello che accade attorno a loro e li riguarda direttamente.
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