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DEL PRETE CONTRO TAGLIENTE: ''IL SUO VELENO E' SCONCERTANTE''

a cura della redazione
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''Il veleno di Tagliente contro i vastesi che non sono nati a Vasto è sconcertante, dimostra la faziosità di un uomo che, difronte alla sconfitta, usa le armi dell'aggressione verbale. E' una sottocultura che non ci appartiene''. Nicola Del Prete, presidente della Margherita di Vasto risponde ai ripetuti attacchi anche pubblici da parte di Tagliente nei suoi confronti ed evidenzia alcuni aspetti politici di rilievo. ''Il dato che emerge è che l'uomo della destra, dopo essere stato scaricato dai moderati di Forza Italia - prosegue Del Prete - mostra un sentimento di odio nei confronti dei suoi avversari politici e continua a parlare di un fantomatico clan dei sansalvesi. La vastesità non si rivendica, si dimostra! La politica di pianificazione scellerata di Tagliente ci ha imposto un piano regolatore disastroso per l'economia e per le nostre aziende, per l'intero tessuto commerciale e artigianale locale, mortificando la nostra preziosa e insostituibile manodopera. Non a caso, Vasto è stata letteralmente aggredita dalle incursioni di imprese extraregionali che hanno condizionato il mercato, impoverendo i cittadini, le nostre famiglie e frenando la crescita delle nostre imprese. E pensare che l'uomo della destra ha ancora il coraggio di dire che difende la vastesità, avendola invece svenduta senza pensarci due volte! C'è poi un altro aspetto che va evidenziato. L'accordo politico con Forza Italia l'ha sottoscritto un tale Eugenio Spadano, di San Salvo che, stranamente, dopo tutte le cattiverie riversate da Tagliente sui sansalvesi, si presta al suo gioco. Lo sapete perché lo fa? Per la poltrona, per la sua poltrona in Consiglio regionale. Strano modo di dividersi le poltrone! Quando, poi, Tagliente parla di Vasto capofila di comprensorio, diventata patetico perché i cittadini vastesi devono sapere che è stato proprio lui a determinare la perdita del ruolo guida della nostra città. I sindaci del territorio hanno scelto il Comune capofila nell'assemblea del 6 ottobre 1999, sindaco di Vasto era Tagliente. Ebbene in quella assemblea in cui erano presenti 44 Sindaci, Vasto ottenne n. 3 voti, San Salvo n. 32 voti e 9 furono gli astenuti. Se come è logico Vasto ha votato per se stesso degli altri 43 Sindaci solo 2 hanno votato per Vasto. Quindi, neanche i Sindaci di centrodestra si sono fidati del Comune di Vasto guidato da Tagliente e non c'è motivo di ritenere che oggi si fidino. Non si diventa riferimento del territorio strillando o rivendicando primogeniture, ma lavorando sodo al servizio di Vasto e del comprensorio e facendo condividere le proprie idee e le proprie iniziative. La nostra città ha bisogno di scelte concrete per riprendere il treno dello sviluppo. della coesione sociale e della capacità di programmazione. Aspetti, questi, che Tagliente non può più garantire emarginato come è da tutti e da tutto''.
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