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RECINZIONI NON VIETATE E NON è RISCHIO IL LIBERO ACCESSO IN SPIAGGIA: L'ASSOCIAZIONE 'LIDI VASTESI' A TUTTO CAMPO

Commento alle recenti modifiche al Piano Demaniale e critiche all'Amministrazione comunale: "Inconsistenti le politiche turistiche"

a cura della redazione
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"Anche in presenza delle recinzioni ogni cittadino è libero di entrare, sostare, passeggiare e godere del bene demaniale senza alcuna limitazione, in perfetta aderenza a quanto stabilito dalla norma approvata dalla Regione. Del resto, l’impostazione contenuta nel provvedimento regionale ricalca quella della normativa statale, che all’art. 1, comma 254, Legge 296/2006, non vieta le recinzioni, ma impone il libero e gratuito accesso al mare". L'associazione 'Lidi Vastesi', che raggruppa una buona parte degli operatori balneari di Vasto Marina, presieduta da Rino Pomponio, interviene in merito alla recente approvazione di un emendamento al Piano del Demanio Marittimo con il quale si consente il ritorno alle recinzioni degli stabilimenti in spiaggia e critica apertamente le politiche in campo turistico dell'Amministrazione comunale. Al termine di una riunione l'associazione di categoria ha espresso in una lunga ed articolata la nota la propria posizione sulla vicenda sulla quale si è immediatamente registrata una dura posizione di critica da parte dei partiti di centrosinistra, a livello regionale e cittadino. "Conviene sempre prendere le mosse dal testo legislativo per delineare un quadro chiaro e sgombro dalle mistificazioni e dalle innumerevoli demagogie diffuse in questi giorni dagli esponenti della sinistra regionale e comunale vastese - si legge nel documento - La critica feroce ed incomprensibile si fonda su un equivoco, artatamente confezionato per sobillare gli animi dei cittadini. La premessa errata è che i concessionari ritengono la spiaggia proprietà privata, la conclusione aberrante è che i concessionari vogliono impedire alla collettività di godere liberamente della spiaggia. I balneatori di Vasto intendono affermare, a chiare lettere e con estrema decisione, che nessuna delle due affermazioni risponde al vero in quanto: essi considerano la spiaggia ed il mare beni di tutti e non intendono affatto trattarli come proprietà privata; non impediscono alla collettività il libero accesso e fruizione della spiaggia e del mare, che invece intendono favorire; si impegnano, quotidianamente e come sempre, a presentare la spiaggia più decorosa, vivibile, pulita, servita, ordinata, per renderla sempre più turisticamente appetibile in un’ottica di sviluppo e di miglioramento dei servizi. In altri termini attualmente, anche in presenza delle recinzioni ogni cittadino è libero di entrare, raggiungere la battigia, sostare, passeggiare e godere liberamente del bene demaniale senza alcuna limitazione, in perfetta aderenza a quanto stabilito dalla norma approvata dalla Regione. Del resto, l’impostazione contenuta nel provvedimento regionale ricalca puntualmente quella della normativa statale che all’art. 1, comma 254, Legge 296/2006, non vieta le recinzioni, ma impone solamente il libero e gratuito accesso al mare. I concessionari balneari di Vasto, così come avviene in altre località di spicco quali Jesolo, Forte dei Marmi, il Gargano, Marina di Pietrasanta, Ostuni ed altre, sono pronti, come hanno fatto finora, a rispettare il dettato normativo statale e regionale garantendo, pur in presenza delle recinzioni protettive, il libero e gratuito accesso alla spiaggia tutti i giorni dell’anno ad esclusione delle ore notturne. La presenza delle recinzioni infatti, non rappresenta una limitazione al godimento del bene demaniale che rimane pur sempre libero e gratuito come impone la norma statale e regionale, ma risponde invece all’esigenza di ordinare e regolamentare il godimento del benee in un’ottica di sicurezza, di tutela delle strutture balneari e di rispetto del decoro, della pulizia e della sicurezza sanitaria richieste costantemente dall’utenza turistica e di cui il concessionario risulta unico responsabile. I ripetuti e costanti danneggiamenti, gli atti di vandalismo, i furti denunciati più volte, unitamente allo scenario degradante ed inqualificabile sul piano della sicurezza sanitaria visibile ogni giorno nelle concessioni prive delle recinzioni dimostrano la loro indispensabilità. E' oggettivamente irrealizzabile che le esigenze poc’anzi citate possano essere adeguatamente soddisfatte solo attraverso altri accorgimenti di sicurezza che, al limite, possono aggiungersi ma non sostituirsi alle recinzioni. In questa ottica i balneatori vastesi garantiscono da subito anche il loro impegno per realizzare delle delimitazioni esteticamente apprezzabili, accogliendo anche le indicazioni progettuali e le modalità realizzative che dovessero pervenire da parte degli uffici competenti". Indice puntato, poi, su "mancanze, ritardi, lassismo, incapacità progettuale e mediocre attenzione con cui l’attuale Amministrazione comunale di Vasto ha trattato le richieste delle imprese balneari che sono pilastro essenziale del comparto turistico vastese. I balneatori denunciano altresì l’inconsistenza delle iniziative politiche a favore del turismo. Basti pensare che ad oggi, non sono state ancora risolte le gravi emergenze ambientali legate agli scarichi a mare su tutto il litorale, le indecenti insufficienze strutturali degli impianti fognari della Marina che la rendono un pantano ad ogni scroscio di pioggia, il problema di Fosso Marino, unitamente all’assenza di una strategia di marketing per la conquista di fette di mercato nazionale ed internazionale a cui Vasto può oggettivamente aspirare. Sono queste le reali questioni strategiche che, solo se seriamente affrontate e risolte, possono garantire lo sviluppo, anche ecologicamente orientato, del turismo di Vasto".
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