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DROGA, IN AUMENTO IL CONSUMO TRA I GIOVANI

a cura della redazione
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Sono 100 mila i soggetti che, in Abruzzo, negli ultimi dodici mesi, hanno fatto uso di cannabis; 35 mila uso di cocaina e 15 mila uso di eroina. In linea con l'andamento nazionale, il numero degli utenti dei Ser.T, mostra un trend in crescita, con un incremento medio annuo del 6,1 per cento per il periodo 2001-2004. I soggetti trattati nel periodo sono dunque passati da 3.731 a 4.454. Pur restando, per fasce di età, nella media nazionale, il ricorso a sostanze stupefacenti s'impenna nei maschi diciannovenni. Il sesso maschile, in generale, rappresenta l'87,3 per cento dell'utenza dei Ser.T a fronte del 12,7 per cento di utenza femminile. Non meno rilevanti i costi sociali correlati all'uso di psicotropi, che, sempre in Abruzzo, nel solo fine settimana, per l'acquisto di cocaina, fanno registrare una spesa pari a un milione e cinquecento mila euro. Sono solo alcuni dei dati estrapolati dal ''Rapporto sul fenomeno di uso ed abuso di sostanze stupefacenti nella Regione Abruzzo negli anni 2001-2004'', presentato ieri mattina, nella sede dell'Assessorato alla Sanità, dagli assessori alla Sanità , Bernardo Mazzocca e alle Politiche sociali, Betti Mura, dai responsabili del Dipartimento sanità, del Cnr e dal direttore del Ser.T di Pescara. Il Rapporto che, da una parte prende in considerazione la popolazione che afferisce ai Ser.T., quella studentesca (1300 studenti in 16 scuole superiori), e, dall'altro, è una campionatura per fasce di età, rileva che in Abruzzo cresce la curva di incidenza per il ''primo uso'' di oppiacei, superando dal 1985 i dati nazionali. Aumentano le malattie infettive correlate all'uso di sostanze psicotrope, come l'epatite B e l'epatite C. Infatti, se nel caso dell'epatite C l'Abruzzo supera notevolmente i valori di area geografica, nel caso di epatite B, anche quelli nazionali. In generale, sono in diminuzione i soggetti in carico per l'uso di oppiacei, mentre sono in aumento i consumatori di cocaina, cannabis, e questo è riscontrato anche dalle attività di prevezione e repressione delle forze dell'ordine che comunicano in aumento proprio i sequestri di cocaina. Diminuisce il numero dei decessi degli utilizzatori di sostanze stupefacenti, mentre è in crescita la percentuale dei cosiddetti soggetti segnalati ai sensi dell'art. 75 del Dpr n. 309/90. Infine, tra i dati emerge che nel periodo 2001-2004 si osserva in rilevante incremento il carico di lavoro per ciascun operatore, attestandosi al 19,9 per cento. Sono stati infatti calcolati 37,75 soggetti in trattamento per ciascun operatore nel solo 2004. Per l'assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, il risultato del Rapporto dimostra una ''cultura dell'eccesso''. ''Non solo tale cultura si evidenzia quando parliamo di stupefacenti - ha spiegato l'assessore - ma anche quando si accenna all'alcolismo, al tabagismo o anche ai fenomeni che investono sempre più le attività sportive. Sono dunque molte le occasioni che possono mettere a rischio l'individuo''. Per l'assessore i dati offerti dallo studio scientifico deveno avere un riscontro nella programmazione regionale. ''Nonostante in Abruzzo ci sia una buona rete di integrazione tra i servizi territoriali dell Asl, i volontari e le associazioni, c'è bisogno di mettere a punto una strategia. Cogliamo i suggerimenti dell'analisi come utili ai fini della riscrittura del piano sanitario regionale, segnatamente nel capitolo riferito all'integrazione dei servizi socio- sanitari''. Per l'assessore alle Politiche sociali, Betti Mura, il ''Rapporto offre un quadro in trasformazione dell'uso di sostanze, con un incremento esponenziale degli eccitanti e con un ricorso all'eroina che non diminuisce. Ai fini della prevenzione - conclude Beti Mura - e, quindi, del sistema della integrazione dei servizi sociali e sanitari, è opportuno conoscere i comportamenti degli individui e avere una mappa chiara delle sostanze e delle loro problematicità''. Un richiamo alla programmazione delle iniziative arriva anche dal rappresentante del Cnr, Fabio Mariani, che ha posto l'attenzione sul periodo di latenza delle sostanze stupefacenti, in media dai 4 ai 6 anni. ''Bisogna intervenire fin d'ora per essere pronti a fronteggiare le patologie che deriveranno dall'uso di sostanze psicotrope''. Sia Mariani che Pietro D'Egidio, direttore del Ser.T di Pescara, hanno sottolineato i costi sociali legati all'uso di sostanze stupefacenti, calcolando che nel solo fine settimana in Abruzzo si spendeno circa un milione e mezzo di euro.
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