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TRUFFA ON LINE E CONTO BANCARIO 'ALLEGGERITO': LA POLIZIA DENUNCIA UN GIOVANE. CIAMMAICHELLA: "AUMENTANO I CASI DI 'PHISHING'"

a cura della redazione
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E’ in costante aumento la truffa on line chiamata “phishing”. Molti cittadini segnalano come la loro posta elettronica sia bersagliata da richieste quotidiane di sedicenti istituti di credito che chiedono, via mail, dati e codici personali ritenuti necessari al miglioramento del servizio offerto dalla propria banca. L’obiettivo è quello di impadronirsi di dati sensibili sui conti correnti degli ignari utenti. Messaggi finalizzati ad indurre in errore il destinatario che crede di avere contatti con un dipendente del proprio istituto. Solo successivamente il malcapitato si accorge di essere stato truffato perché rileva degli ammanchi di denaro dal proprio conto corrente. Si tratti di reati che in genere sottraggono ai singoli utenti piccole cifre ma, attraverso la loro diffusione, sono in grado di fornire al truffatore grossi proventi. E’ quello che è accaduto ad un cittadino vastese che, nel collegarsi on line sul proprio conto corrente, aveva notato una operazione di addebito attuata con un bonifico internet da lui mai predisposto. L’uomo si reca subito in banca dove aveva appreso che qualcuno si era indebitamente appropriato dei suoi dati sottraendogli quasi 2.000 euro dal conto. Dopo aver attuato la procedura del blocco dei codici attraverso l’istituto di credito, la vittima decideva di denunciare il tutto alla Polizia. Dopo un’accurata indagine, personale del Commissariato di Vasto, coordinato dal dirigente e vice questore Cesare Ciammaichella, con la collaborazione di personale della Polizia Postale di Chieti, è riuscito a risalire all’autore della truffa. Tramite delicati accertamenti telematici gli operatori sono riusciti ad individuare il numero del bonifico internet, l’importo e il beneficiario. Il truffatore infatti, nel frattempo, aveva aperto un ulteriore conto corrente intestato a suo nome sul quale aveva versato la somma di denaro per poi prelevarla nuovamente alcuni giorni dopo. Era riuscito, usando la sua abilità nel campo informatico, a carpire i dati personali dell’ignaro cittadino e li aveva utilizzati per accedere personalmente ai servizi normalmente usati dall’utente. "La Polizia - dice Ciammaichella - è riuscita a ripercorrere tutte le tracce telematiche che il truffatore aveva lasciato, identificandolo anche attraverso il valido documento che lo stesso aveva presentato per aprire il nuovo conto corrente. Identificato per T.A., di anni 34, residente nel Barese, con diversi precedenti penali, dovrà rispondere del reato di truffa ai sensi dell’art. 640 del Codice Penale. Al fine di prevenire truffe simili - conclude il dirigente del Comissariato - è bene che i cittadini controllino sistematicamente i propri estratti conto, soprattutto se consultabili on line, come ormai quasi tutte le banche permettono ai loro clienti, in modo da informare le forze dell’ordine in tempo utile per intervenire".
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