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LA MORTE DEL PICCOLO PAOLO E IL DOLORE ANCORA VIVO DI UNA MAMMA E DI UN PAPà: LA STORIA IN TV OGGI A 'POMERIGGIO 5'

a cura della redazione
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Nella trasmissione di oggi "Pomeriggio 5", condotta da Barbara D'Urso, in onda su Canale 5 a partire dalle ore 16.30, spazio al triste caso della morte del piccolo Paolo Alinovi, figlio della coppia vastese formata da Barbara Maragna e Mario Alinovi, deceduto all'ospedale di Pescara il 29 luglio del 2009. Di seguito un'intervista della mamma Barbara rilasciata a Rosa Milano di QuiQuotidiano. "Ciao Neva mi chiamo Barbara", è il nome del gruppo nato su Facebook, a cui, in soli quindici giorni, si sono iscritte oltre cinquemila persone, per iniziativa della signora Barbara Maragna. Barbara ha aperto questo blog, il cui nome è l’inizio di una lettera scritta da lei a Neva Allegra, una delle fondatrici dell’associazione FAIS “stomatizzati italiani”, per cercare di dar eco alla sua dolorosa vicenda e trovare un sostegno mediatico alla sua richiesta di verità e giustizia. La incontriamo nella nostra redazione. “Il 29 luglio – ci dice sommessamente - ho perso il mio bimbo di soli tre mesi a causa di un intervento per ricanalizzare una stomia. Paolo era nato il 6 maggio dell’anno scorso con un megacolon congenito; il 20 dello stesso mese gli è stata praticata una stomia; il 20 luglio c’è stato l’intervento presso l’ospedale di Pescara, che l’ha portato alla morte. Da quel giorno io lotto e lotterò per far sì che nessuna mamma si veda morire davanti agli occhi il figlio. Paolo non potrà più tornare, ma la mia lotta contro la malasanità continuerà affinchè nessun altro genitore soffra il mio dolore e quello della mia famiglia”. Come ha affrontato tutto questo? "Dapprima sono rimasta incredula: mi chiedevo come tutto ciò era potuto accadere. Poi rabbia, sconforto, dolore. Un dolore che ti distrugge, che ti permette di vedere solo quello che ti è stato portato via improvvisamente e ingiustamente, che difficilmente si riesce a comprendere se non è vissuto sulla propria pelle. Non voglio stare in silenzio, ma voglio che tutti sappiano come si sente una mamma che perde tragicamente un figlio". Sulla morte di Paolo è stata aperta un’inchiesta giudiziaria. A che punto è? "Il consulente tecnico della Procura di Pescara ha eseguito l’esame autoptico. Nella perizia accusa di 'omicidio colposo' il medico del turno di notte e sottolinea, in sintesi, che l’assistenza nella fase post-operatoria presso la chirurgia pediatrica non può ritenersi adeguata all’effettiva entità dell’intervento chirurgico espletato, ma soprattutto alla gravità del quadro clinico. Gli inquirenti chiuderanno a breve la fase dell’incidente probatorio e fisseranno, mi auguro presto, la data della prima udienza". L’accertamento della verità non le restituirà comunque suo figlio, né lenirà purtroppo il suo grande dolore. Quali sono le sue aspettative riguardo a questa inchiesta? "Mi aspetto che qualcuno mi spieghi cosa è successo quel maledetto giorno e come è morto il mio Paolo. Per colpa di negligenza, imperizia, superficialità o per qualcos’altro ancora. Desidero far luce sul mistero della morte di mio figlio perché se vi sono delle responsabilità esse vengano individuate e sanzionate pesantemente a salvaguardia dell’interesse generale della collettività. E perché Paolo abbia finalmente pace. Il 6 maggio avrebbe compiuto un anno, per quel giorno organizzerò una manifestazione davanti alla Procura di Pescara". Ciao, Barbara, piccola madre coraggio dei giorni nostri.
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