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IL VALORE DEL VOLONTARIATO E L'ACCORATO APPELLO DELL'ANFFAS DI VASTO: "SFRUTTATECI!"

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In questo periodo, come molti di voi sapranno, le varie amministrazioni pubbliche sono in fase di approvazione, o hanno approvato, i bilanci... In questi giorni, come referenti di una associazione di famiglie con persone disabili, l'Anffas Onlus Vasto, ci troviamo ad interloquire ora con uno, ora con un altro referente amministrativo, ponendo sempre una domanda: “Prevedete l'inserimento del nostro progetto (che risulta già depositato presso i Vostri uffici da tempo), nel bilancio?”. Il nulla e la polvere prendono sembianze umane e le risposte più frequenti sono:“... ma..., bisogna vedere..., scusami sai.., sono sommerso da tanti problemi, impegni...”. Molti potrebbero facilmente concludere:“Dopo 10 anni di attività sul territorio dovreste conoscere il politichese per capire che questo atteggiamento equivale ad una sola parola: "Scordatelo!”. E' vero?!?! Avete ragione, ma noi non possiamo scordare le famiglie che vengono a chiedere aiuto; non possiamo scordare i visi dei nostri piccoli o grandi disabili che, seppur non parlino, ti chiedono di non essere dimenticati, di non essere abbandonati, di essere considerati come persone con la loro dignità. Non possiamo dimenticare che per un bambino con disabilità diventa un vero e proprio calvario anche solo frequentare la scuola in condizioni dignitose, che ci sono famiglie che si impoveriscono e che vivono nel più totale isolamento ed indifferenza da parte della comunità e delle istituzioni, che persone con gravissima disabilità sono condannate, pur senza colpa, a scontare, insieme a genitori e familiari, dei veri e propri arresti domiciliari. Diciamolo, sotto alcuni aspetti, le istituzioni sono latitanti e noi del volontariato ci sostituiamo a loro per ciò che effettivamente dovrebbero dare, per diritto, ai nostri figli. Ma le istituzioni non sanno essere lungimiranti perché, sostenendo il volontariato, potrebbero fornire servizi di qualità con una spesa fortemente ridimensionata grazie al lavoro dei volontari, al sostegno economico e non dei partner dell'associazione ed all'abnegazione dei genitori, figure attive nel miglioramento della qualità della vita dei propri figli con problemi. Questo è il senso del “progetto economia” di Anffas Vasto che da anni cerchiamo di far comprendere. Attualmente, con grande fatica e sacrificio, le famiglie di Anffas nel vastese sono riuscite a creare un Centro progettoVITA, dove i nostri figli e le nostre famiglie sono primi attori, dove abbiamo professionisti altamente qualificati che vengono due volte l'anno per incontrare le famiglie e i figli con bisogni speciali della nostra associazione, ma anche famiglie provenienti da fuori provincia e regione, al fine di strutturare, insieme, un progetto - l'abito su misura - per il proprio figlio/a disabile. Questi professionisti si recano anche nelle scuole per collaborare con gli insegnanti di sostegno e curricolari nella elaborazione di strategie da adottare per far acquisire competenze ai nostri cari con bisogni speciali. Oggi siamo anche riusciti a trasferire queste professionalità su giovani laureati del nostro territorio, evitando a molte famiglie trasferimenti e spese per la ricerca di queste competenze in giro per l'Italia. Come associazione crediamo fermamente in questo percorso e i risultati si vedono, specialmente quando, dietro ad un progetto, riusciamo a costruire i genitori competenti che non delegano niente e nessuno per rappresentarli nella vita dei propri figli. Insieme a questo abbiamo creato un Centro Socio Occupazionale per persone disabili adulte anche gravissime allo scopo di migliorarne le capacità lavorative e favorirne l'inserimento nel mondo del lavoro. Non vi è sul nostro territorio una struttura con queste finalità. Purtroppo, oggi, siamo allo stremo delle forze. Dopo tanti anni di lavoro finalmente ci vengono riconosciute competenze dalle scuole, dalle famiglie, dalle istituzioni (con riconoscimenti, tra i tanti, da parte del Senato, dei Ministeri, della Presidenza della Repubblica). Siamo diventati sul territorio un punto di riferimento per molti. Ma è mai possibile che nei bilanci istituzionali la prima voce che subisce decurtazioni sia quella del sociale? Siamo dei sognatori!!! Ma scusateci, non sarebbe veramente esempio di grande civiltà poter leggere sui bilanci che al posto di varie manifestazioni, banchetti di rappresentanza o altre voci “superflue” delle nostre città, i fondi, saranno stanziati per progetti di qualità nel campo del sociale, il tutto logicamente nella più grande trasparenza e legalità operativa e con uno splendido lavoro di rete?... Vi possiamo assicurare che l'indifferenza e l'illusione fa molto più male del gruppo di Facebook dal titolo “giochiamo al tiro al bersaglio con i bimbi down” perché, mentre quelli che hanno creato/aderito a questo gruppo sono riusciti a far comprendere, purtroppo, solo la loro immensa ignoranza, gli indifferenti e chi illude, sono i responsabili dell'ignoranza, sono loro i mandanti del gruppo di Facebook. Chi insegna ai nostri figli il rispetto della vita e dignità umana? Chi si prende il tempo di attivare un serio confronto con le nuove generazioni per promuovere la cultura dei diritti umani e sradicare un modello sociale che premia soltanto il più bello, l'amico dell'amico, il più furbo...? SFRUTTATECI!!! Usateci per migliorare la qualità della vita della società di cui tutti noi facciamo parte. Non ricordiamoci delle Associazioni solo nei periodi elettorali. A noi non interessa essere prime donne, ci interessa il bene dei nostri cari... Non vogliamo compassione ma pretendiamo RISPETTO.
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