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DOCUMENTO DELLA SOPRINTENDENZA ED EFFETTI DELLA PARTECIPAZIONE POPOLARE, RIFONDAZIONE NON 'ABBASSA LA GUARDIA' SULLA CAVA SOTTOMARINA A PUNTA PENNA

a cura della redazione
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"Ecco cosa può produrre la partecipazione popolare: ad esempio che la Soprintendenza blocchi un progetto scellerato come quello della cava a Punta Penna, che il governo regionale presieduto da Chiodi si ostina a perseguire contro ogni logica che non sia economica". Inizia così un documento del circolo 'Sante Petrocelli' di Rifondazione Comunista di Vasto di commento alla richiesta di delucidazioni della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Abruzzo in merito alla realizzazione di una cava sottomarina al largo della spiaggia di Punta Penna che di fatto blocca l'iter del progetto. "All'ente - prosegue la nota - sono giunte diverse segnalazioni, mentre, come si legge nel provvedimento della Soprintendenza, il progetto non è stato «mai sottoposto per eventuali verifiche di competenza». I cosiddetti facili allarmisti”che qualcuno ha addirittura definito di stampo ideologico, erano evidentemente del tutto giustificati. Hanno ragione i cittadini a temere rischi concreti. Hanno torto finora, quei rappresentanti politici dalla Regione in giù, che continuano a voler placare gli animi e perseguire strategie che appaiono strumentali alla mera propaganda". L'invito finale è a non 'abbassare la guardia': "Sappiamo però che questo non può essere considerato che un primo risultato, importante ma non definitivo. La realizzazione della cava non è scongiurata, perché il governo regionale rimane determinato a perseguire un progetto devastante dal punto di vista ambientale, ed insensato rispetto all’utilità di tutela della costa dall'erosione. Appunto per questo il nostro circolo continuerà a sostenere i cittadini nella loro battaglia contro la cava di Punta Penna. Continueremo a metterci a disposizione come fatto finora, per dare il nostro contributo a tutte le iniziative utili a far tornare sui propri passi Chiodi e la sua giunta, affinché quel pericoloso progetto venga definitivamente abbandonato".
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