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CAVA A PUNTA PENNA: L'ASSESSORE REGIONALE FEBBO DIFENDE IL PROGETTO, LEGAMBIENTE PARLA DI 'FABBRICA DELLE SPIAGGE'

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"Appaiono del tutto fuori luogo i timori circa eventuali danni che potrebbero essere arrecati alla Riserva di Punta Aderci in relazione al prelievo di circa 200.000 metri cubi di sabbia da utilizzare per le attività di ripascimento della costa e del litorale di Casalbordino". Lo dice l'assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo secondo il quale "dall'intera documentazione prodotta dal Servizio regionale Opere Marittime emerge che gli interventi previsti non pregiudicheranno affatto l'integrità del sito Sic e tantomeno la conservazione degli habitat e delle specie presenti nella Riserva di Punta Aderci". Febbo puntualizza che l'area interessata al prelievo di sabbia è stata sensibilmente ridotta ed è stata ulteriormente allontanata dal litorale (da cui dista circa 1 chilometro e 250 metri circa) e in ogni caso riguarda la parte più a ridosso dell'area portuale. "Tengo, inoltre, a ribadire - conclude - che nessuno sta attentando alla tutela ed alla salvaguardia dell'area di Punta Aderci e della spiaggetta di Punta Penna". LA POSIZIONE DI LEGAMBIENTE - L’erosione delle nostre spiagge è il risultato di una cattiva gestione della costa, spesso volta a cercare la soluzione di singoli problemi con azioni atte a soddisfare interessi immediati ma che si sono dimostrati essere inefficaci e controproducenti in tempi più lunghi. A questo proposito Luzio Nelli, della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo, dichiara: "Questa pratica di interventi sui sistemi costieri, privi di una visione complessiva che guardi alle cause dell’erosione (politiche speculative fondiarie, cementificazione dei fiumi ecc.) e privi dell’attuazione del piano integrato di gestione della costa, è deleteria e comporta di fatto solo sperpero di denaro pubblico (milioni di euro), senza risolvere il problema, spesso vanificato dalla prima mareggiata, che invece potrebbe essere meglio investito nella riqualificazione e valorizzazione di tutto il litorale". Quindi, non è questa la politica giusta per la protezione e ricostruzione delle spiagge erose dal mare. Basta ricordare gli interventi già fatti sui litorali di Casalbordino e Torino di Sangro nei precedenti anni, rivelatisi poi inutili se non addirittura dannosi. "Inoltre – dichiara Fausta Nucciarone, il presidente del Circolo Legambiente di Vasto – il sito selezionato a Vasto a ridosso della riserva naturale di Punta Aderci evidenzia ulteriori potenziali problematiche legate alla distanza dalla spiaggia 'attiva', alla profondità e volume dei prelievi: ciò potrebbe comportare conseguenze negative per tutti gli operatori seri che hanno un interesse alla reale risoluzione del problema dell’arretramento delle spiagge, in visione anche di una valorizzazione dell’ambiente naturale".
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