Ammonta a 670 mila euro il finanziamento relativo al dragaggio del fondale del porto di Punta Penna, a Vasto. I lavori dovrebbero partire entro l'estate ma, come assicurano dal Consorzio Industriale, non ci saranno disagi per le imbarcazioni, visto che le operazioni di ripristino della profondità all'interno del bacino di Punta Penna verranno appositamente scaglionate. Sette metri e mezzo il pescaggio da assicurare davanti alla banchina di riva, poco meno dinanzi a quella di ponente. A lavori ultimati, il Coasiv calcola che sarà pari al 20 per cento l'aumento del traffico di merci sfuse, perché il fondale ripulito dalla sabbia superflua permetterà l'attracco anche delle navi di stazza maggiore, evitando lo scalo forzato a Ravenna. Il sedime in eccesso verrà smaltito in un'apposita area marina. ''I ritardi - hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa il presidente del Consorzio Fabio Giangiacomo, il vice Nicola Del Prete ed il componente del Cda Manuela Marcovecchio - sono stati causati dalla necessità di attendere le decisioni della commissione regionale competente, il parere della Regione e l'autorizzazione ministeriale. L'ultimo dragaggio risale a una decina di anni fa, ma fu eseguito male. Il porto di Vasto ha un pescaggio invidiabile e non ha bisogno di un dragaggio annuale, come avviene ad esempio ad Ortona. Per questo, sarà un intervento con effetti duraturi''.