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LA SUPERFICIALITA', LA MANCANZA DI PRECAUZIONE NELL'AFFRONTARE IL PROBLEMA TERREMOTO E IL DOLORE DI UNA MAMMA

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"Tanta superficialità nell’affrontare il problema del terremoto, che pure da sei mesi si faceva sentire, sempre con maggiore intensità. Superficialità e nessuna precauzione da parte delle istituzioni, che per evitare di allarmare hanno evitato di impartire direttive alla popolazione e hanno sottovalutato quello che poteva accadere e che poi è realmente accaduto… Non è stato un evento inaspettato, perché da sei mesi Ilaria mi parlava delle scosse, di fughe, ritrovi con gli amici, precauzioni adottate, paure… Tutti gli accorgimenti presi non sono serviti a nulla… Noi familiari delle vittime ora siamo un problema accantonato…”. Così Maria Grazia Piccinini, mamma di Ilaria Rambaldi, studentessa di Lanciano morta il 6 aprile a L’Aquila sotto le macerie nella famigerata palazzina di via Campo di Fossa, che ha fatto il 10% delle vittime del sisma. Così in una lunga, toccante intervista rilasciata alla web tv Abruzzolive.tv. “In questo terremoto – dice la mamma di Ilaria – il valore della persona, di quelli che ci hanno rimesso la vita, viene dopo il valore delle cose… Le istituzioni ci sono? Non lo so, ma so che c’è tanta rabbia nei genitori dei ragazzi morti. In Parlamento è stata approvata una mozione che dovrebbe attribuire agli studenti il riconoscimento di infortunati sul lavoro. E’ trascorso del tempo ma la mozione non è stata trasformata in legge… Questo è un riconoscimento e un impegno che noi ci aspettiamo dal Governo: non ci restituirà i nostri figli, il loro affetto, ma almeno ci farà sentire la vicinanza delle istituzioni”.
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