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DIVIETO DI CORTEI A PIEDI DOPO IL FUNERALE: D'aDAMO (UNITI PER VASTO) PRESENTA UN'INTERROGAZIONE

a cura della redazione
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Approda in Consiglio comunale la vicenda dell'ordinanza di qualche giorno fa con la quale il sindaco Luciano Lapenna ha disposto il divieto di cortei funebri a piedi verso il cimitero successivi alla celebrazione in chiesa. Della questione, ieri sera nell'edizione delle 18.30, si è occupato anche il Tg2. A presentare un'interrogazione è il consigliere comunale di Uniti per Vasto, Nicola D'Adamo. Nel suo intervento D'Adamo ricorda che tre anni fa (allora esponente di maggioranza) "quando si discusse sull’idea di vietare i cortei funebri a piedi feci presente che non era il caso di procedere su un campo che riguarda la sfera più intima e personale di ognuno di noi e che se proprio c’era questa necessità, la cosa andava presentata come una 'opportunità' per la famiglia del defunto, non come 'divieto'. Nel senso che il Comune non poteva imporre il 'corteo in auto', ma tutt’al più fornire assistenza per agevolare lo svolgimento di un funerale più ordinato, dare una mano per evitare lo stress ai famigliari di recarsi a piedi fino al cimitero. Col tempo, questa seconda soluzione del 'corteo in auto', più agevole, avrebbe preso piede e gli stessi cittadini l’avrebbero scelta. Per legge - rimarca D'Adamo - non si può imporre l’eliminazione di una tradizione consolidata nel tempo e tuttora sentita dai cittadini". Il consigliere, poi, preso atto che nell’ordinanza l’Amministrazione parla di voler “migliorare le condizioni di viabilità”, e di “numerose sollecitazioni della cittadinanza in merito all’abolizione dei cortei funebri” (nel comunicato ufficiale dice che la richiesta è venuta da “numerosi sacerdoti”), che nei comunicati ufficiali si insiste molto sui rallentamenti del traffico lungo l’asse corso Mazzini-corso Garibaldi-via Veneto-via San Michele, specifica la possibile individuazione di percorsi “alternativi”. "Per esempio - dice D'Adamo - dalla parrochia San Michele si può imboccare via del Giglio e proseguire per via Madonna dell'Asilo, via Conti Ricci, inizio viadotto, ingresso a lato del cimitero. Da Santa Maria, San Giuseppe e Sant'Antonio si possono utilizzare le strade del centro storico ed uscire tutti a Porta Nuova per percorrere un pezzo di viadotto e accedere al lato del cimitero. Dall'Incoronata o da San Paolo si può imboccare via Marco Polo e percorrere via conti Ricci". Chiede quindi di essere messo al corrente "su come intende procedere questa Amministrazione in merito ai cortei funebri, vale a dire se intende mantenere l’attuale ordinanza o modificarla; se intende mantenere la sanzione di 500 euro (un milione di vecchie lire) per chi va in corteo al cimitero". Domanda inoltre che venga chiarita la frase dell’ordinanza: “Sono vietati i cortei funebri che seguono il feretro dell’estinto”, nel senso che dovrebbe riguardare solo il corteo 'a piedi', non quello 'in auto'" e che venga illustrato in aula il nuovo Piano del Traffico (di cui si parla da anni) in cui si va ad inserirsi la decisione di eliminare i cortei funebri. "Oppure se tale decisione è scaturita solo perché richiesta da “numerosi sacerdoti”.
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