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RICERCHE PETROLIFERE AL LARGO DI VASTO: OSSERVAZIONI NEGATIVE DELLA PROVINCIA DI CHIETI SUL PROGETTO

a cura della redazione
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Dopo le prime osservazioni negative inviate al Ministero dell’Ambiente nel settembre scorso contro il pozzo per la ricerca di idrocarburi “Elsa 2”, che dovrebbe sorgere al largo delle coste di Ortona, la Provincia di Chieti si mostra ancora contraria alle richieste di trivellazione in mare o sulla terraferma. E il caso, questa volta, riguarda Vasto. Poco prima delle vacanze natalizie il presidente Enrico Di Giuseppantonio ha firmato una nuova serie di osservazioni contrarie al progetto della società irlandese Petroceltic di installare nuovi pozzi di ricerca al largo delle coste di Vasto e Casalbordino. "Il mio impegno contro la petrolizzazione dell’Abruzzo – ha spiegato Di Giuseppantonio – non ha bisogno di annunci e conferme, visto il mio lineare e coerente comportamento sin da quando ero sindaco di Fossacesia, vicepresidente nazionale Anci e promotore di incontri per dire un 'no' forte, convinto e solenne al progetto del Centro Oli. Ora, da presidente della Provincia, sto percorrendo la strada della protesta ferma, ma istituzionale. Dopo 'Elsa 2' - continua - non ho fatto mai mancare la mia attenzione al tema delicato della petrolizzazione, in ottemperanza di una mozione consiliare approvata all’unanimità e grazie anche alla sensibilità del consigliere provinciale Franco Moroni, che ha lavorato di grande lena per comporre il testo delle osservazioni che la Provincia ha inviato al Ministero. Purtroppo continuiamo a lamentare la mancanza quasi totale di collegamento tra istituzioni nazionali e locali in merito ai progetti che mirano all’estrazione di idrocarburi. Infine, dopo l’approvazione della legge regionale che tutela il territorio abruzzese dalle trivelle, per cui ringrazio il Consiglio regionale, torno a proporre l'apertura di un tavolo per giungere al più presto ad un Piano di Gestione Integrata della Costa, per stabilire un limite preciso alla possibilità di installazione in mare di piattaforme estrattive. Credo che con un sereno confronto e una pacata discussione - conclude il presidente della Provincia di Chieti - potremo arrivare a cogliere l'obiettivo che ci accomuna tutti: evitare l'arrivo di industrie che non sono compatibili con la nostra economia, il nostro territorio e la nostra vocazione agricola e turistica".
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