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UN CONCETTO NUOVO DI EDUCAZIONE: SCUOLA DEI MIGLIORI O SCUOLA PERCHE’ TUTTI DIVENTINO MIGLIORI?

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Dalla preside Letizia Daniele e dai docenti della scuola media Rossetti di Vasto riceviamo e pubblichiamo. L’Italia (o forse il mondo intero) è attraversata da una grande emergenza; non è quella politica e neppure quella economica, ma è quella da cui dipendono anche la politica e l’economia, si chiama “educazione”. Riguarda ciascuno di noi, ad ogni età, perché attraverso l’educazione si costruisce la persona, e quindi la società. La scuola, dopo la famiglia, è il luogo per eccellenza dove avviene questo; perciò il grande problema della società è innanzitutto educare i giovani, ma a che cosa? A prendere sul serio il proprio desiderio perché senza desiderio non c’è azione e quindi non ci sono intrapresa, sviluppo, crescita, generatività. Sono necessari maestri che aiutino i ragazzi a distinguere i desideri di bello, di buono e di giusto, che hanno portato a erigere maestose cattedrali, a fondare ospedali e università… da altri che hanno portato solo l’affermazione violenta di sé e del proprio pensiero. La scuola dell’obbligo è il luogo dove tutti, senza distinzione alcuna, devono essere abituati ad esercitare il proprio desiderio. Da chi? Da un adulto che li appassioni alla realtà attraverso il suo modo di insegnare, in un riconoscimento che il lavoro dell’insegnante è il mestiere più bello del mondo perché costringe a cambiare in primis il docente e poi il ragazzo che si ha di fronte. La scuola è di tutti, non solo dei migliori o di quelli che sono stati baciati dalla buona sorte. E i ragazzi meno fortunati? La sfida di fronte alla quale, in ogni momento, si trova l’educatore è questa: “Amare, servire e donare di più” o solo salire sulla cattedra indifferenti e insensibili ai “bisogni delle giovani vite”, a lui affidate? Buon Natale! I docenti della Scuola Media “G. Rossetti” e la loro preside dott.ssa Letizia Daniele
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