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PROCESSO "HISTONIUM", IL GUP DEL TRIBUNALE DI VASTO DECIDE IL TRASFERIMENTO DELLE CARTE A LECCO

a cura della redazione
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Si trasferiscono a Lecco le carte processuali relative alle inchieste “Histonium” e “Histonium 2”, condotte tra il 2007 e il 2008 dai carabinieri della Compagnia di Vasto e dai loro colleghi del Comando provinciale di Chieti. Ventidue le persone indagate con l’accusa di aver formato una presunta organizzazione dedita a commettere i reati di rapina, estorsione, ricettazione, usura e riciclaggio. La decisione di spostare la vicenda giudiziaria in Lombardia è stata presa stamani dal Gup del Tribunale di Vasto che, al termine dell’udienza preliminare, ha dichiarato l’incompetenza territoriale e disposto il trasferimento delle carte a Lecco, dove nel 2006 sarebbe stata commessa la prima estorsione. Gli arresti furono eseguiti, oltre che in Abruzzo, anche in Lombardia, Emilia Romagna, Puglia e Molise. Secondo gli inquirenti, il capo dell’organizzazione sarebbe stato Michele Pasqualone, 61 anni, di Anoia, in provincia di Reggio Calabria, ma da anni residente a Vasto, dove era giunto in soggiorno obbligato. Tra i primi a subire i tentativi d'estorsione a Vasto era stato un imprenditore locale, Michele Iacobucci, al quale l'organizzazione avrebbe prima incendiato la sede legale dell'azienda in via Pitagora e poi esploso colpi d'arma da fuoco contro l'auto e l'abitazione.
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