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Abuso edilizio a Vasto Marina: il TAR chiude la vicenda ordinando la demolizione

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È cominciato tutto quando Giuseppe Ciancaglini, tornando nella sua casa di villeggiatura a Vasto Marina all’ultimo piano di una palazzina a tre metri dal mare, si è trovato un intero piano sopra la testa. Sul lastrico solare del suo condominio, la vicina proprietaria, con la sola autorizzazione per la realizzazione di una copertura rimovibile, aveva costruito (abusivamente) un grande appartamento senza interpellare i condomini ed infischiandosene del fatto che fosse in zona vincolata, in compenso però aveva una splendida vista mare! Fino a quel punto stava andando tutto liscio, con il beneplacito di troppe persone. Con una successiva richiesta in sanatoria la proprietaria sperava di “regolarizzare” senza fare i conti con l’oste: il vicino. Questi, con grande caparbia, ha ottenuto l’apertura della procedura per l’abuso. Dopo un lungo iter il Comune ha emesso l’ordinanza di demolizione avvallata dal parere della Sovrintendenza: “le opere…contrastano con la salvaguardia degli aspetti paesaggistici e ambientali dell’area”, la proprietaria a quel punto ha giocato l’ultima carta tentando un ricorso al Tar che, è notizia di questi giorni, è stato respinto. Adesso dovrà essere ripristinato lo stato anteriore ai lavori. Si dichiara soddisfatta l’architetto Pina Colamarino che ha seguito la pratica dal punto di vista tecnico: “È una grande gioia, la macchina amministrativa questa volta ha funzionato, per quanto sia stata accesa e spinta da forze non istituzionali“.
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