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TUTELA DEI MARI E SVLUPPO DEI TRAFFICI MARITTIMI, IL CONVEGNO DEL CIRCOMARE E DEL LIONS CLUB NEW CENTURY A PALAZZO D'AVALOS

a cura della redazione
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Pubblicato sulla pagina di Vasto-San Salvo dell'edizione di ieri di Nuovo Molise. L’ultimo controllo da parte dei militari del Circomare di Vasto c’è stato nella giornata di venerdì. A darne notizia, a margine del convegno di sabato sera presso la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, è proprio il comandante della Guardia Costiera adriatica, Fabio Occhinegro. Il tema dell’incontro ("La tutela dei mari e lo sviluppo dei traffici marittimi. Una sfida possibile") ha permesso al comandante del Circomare di ribadire quanto il controllo e il monitoraggio delle imbarcazioni che entrano ed escono dal porto di Vasto sia fondamentale per la tutela del mare. «Abbiamo fatto un port state control - ha detto il Tenente di Vascello Fabio Occhinegro - si tratta di un controllo che facciamo sulle navi straniere in entrata nel porto di Vasto. Il tutto nell’ottica di monitorare il reale stato della nave e se, soprattutto, è in regola con le disposizioni in materia». E poi, per quello che riguarda il tema dell’incontro (organizzato e voluto dallo stesso Occhinegro insieme al presidente del Lions Club New Century di Vasto, Luciano Tilli) «la cerimonia è molto importante perché vede esperti del settore discutere su un tema attuale. Da quello che vediamo la sfida per il futuro è possibile da vincere. A Vasto il mare è bello e da tutelare ed è per questo motivo che i nostri monitoraggi sono sempre costanti e puntuali». Una platea gremita all’incontro di sabato sera. In prima fila il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, i rappresentanti di Circomare e Capitaneria di Porto, il comandante della Compagnia Carabinieri di Vasto, il capitano Giuseppe Loschiavo, gran parte degli esponenti dell’amministrazione comunale. Tra i relatori, la professoressa Rita Tranquilli Leali, rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Luca Sisto, dirigente di Confitarma, Corrado Piccinetti, direttore del laboratorio di Biologia marina e pesca dell’Università di Bologna e il Capitano di Fregata, Giuseppe Famà, comandante della Capitaneria di Porto di Ortona. A moderare l’incontro il Capitano di Vascello Pietro Verna, direttore marittimo dell’Abruzzo e del Molise. «Per quello che riguarda la tutela dei mari - ha affermato Verna - la situazione vede una costante attività di controllo e monitoraggio da parte della Capitaneria di Porto. Le nostre motovedette intervengono ogni volta che ce n'è bisogno. Non ho riscontrato particolari criticità, ma, al contrario c’è una grande risorsa ambientale e un grande impegnoda parte degli uomini pronti ad intervenire in qualsiasi circostanza. D’altronde una città come Vasto merita tanto». Bellezze paesaggistiche che sono state messe in evidenza anche nell’intervento del sindaco Luciano Lapenna: «Quello che stiamo vivendo è un momento importante che vede il mare come strada di collegamento tra i territori. Il nostro è uno dei territori più importanti, d’altronde sul nostro territorio passano 16 chilometri dei 42 complessivi della provincia di Chieti. Il traffico sui mari è di importanza fondamentale dato che sta progressivamente venendo meno il traffico su gomma. Il tutto nell’ottica di un quadro normativo in continua evoluzione. Stiamo facendo un grande lavoro in collaborazione con il Circomare». Una nave che parte rappresenta l’economia che si mette in moto. Al contrario quando la nave è ferma in porto, è tutta l’economia a rimetterci. Ma come si può conciliare il traffico marittimo con la tutela del mare e del territorio? Il rettore dell’Università di Teramo, Rita Tranquilli Leali, è certa: «L’unico mezzo che abbiamo per una economia ecosostenibile è proprio il mare. Entro il 2020 arriveremo ad un punto di non ritorno. Le autostrade del mare saranno il mezzo di trasporto del futuro e possiamo migliorare solo se prendiamo l’esperienza del passato. Ci sono, infatti, tantissime norme di tutela del mare ed è per questo che dagli anni ’60 abbiamo iniziato ad attuare una prima tutela dell’ambiente marino. In quest’ottica l’Unione per il Mediterraneo è uno strumento fondamentale e completo». Tranquillo è anche Corrado Piccinetti: «Il nostro mare è sano. Se si esce fuori dalla fascia nettamente costiera lo stato dei mari è assolutamente buono».
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