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CHIEDONO IL 'RISCATTO' PER L'AUTO RUBATA AD UN PENSIONATO: LA POLIZIA ARRESTA DUE GIOVANI PER TENTATA ESTORSIONE

a cura della redazione
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Un'auto viene rubata e per la stessa viene chiesto un 'riscatto' al proprietario per restituirgliela. Ma la denuncia di quest'ultimo alla Polizia e l'organizzazione di una 'trappola', dopo il tramonto in una zona del centro di Vasto, hanno evitato la concretizzazione dell'estorsione. Ecco i particolari del doppio arresto, messo in atto ieri sera dagli uomini del Commissariato di via Bachelet, diretti dal vice questore Cesare Ciammaichella. In carcere, con l'accusa di tentata estorsione e ricettazione, sono finiti Giuseppe Volpe, 21 anni, e Orlando Calabrese, 25 anni, entrambi di San Severo. I due pugliesi, con precedenti per rapina e altri reati contro la persona, avevano contattato per telefono un pensionato vastese di 79 anni, al quale era stata rubata una Fiat 'Punto' nel garage di casa, in via Pescara. Chiedevano 3.000 euro in contanti per la restituzione della vettura. Dopo l'iniziale e comprensibile paura, accordatosi con la Polizia, ha finto di accettare la proposta estorsiva. Le fasi della cattura sono state piuttosto movimentate. I due giovani pugliesi, contattato il pensionato per telefono, lo hanno spostare in più punti del centro storico. Alla fine l'appuntamento, nel piazzale del cimitero. Quando l'anziano stava per consegnare il denaro sono spuntati gli agenti. I due giovani pugliesi, vistisi scoperti, hanno provato a fuggire, proprio a bordo della "Punto" rubata, percorrendo il viadotto Histonium e poi imboccando contromano l'arco di Porta Nuova, in mezzo al traffico e ai pedoni. Uno è stato preso subito, l'altro dopo un inseguimento a piedi, conclusosi sulla panoramica Loggia Amblingh. Ciammaichella ha poi ribadito che dai suoi uomini non è partito alcun colpo di pistola in aria, a scopo intimidatorio, particolare, questo, raccontato da alcuni testimoni. "Molto importante - ha detto questa mattina il dirigente del Commissariato di Polizia nel corso di una conferenza stampa - è stata la collaborazione della vittima della tentata estorsione, l'unica maniera per stroncare sul nascere qualsiasi tentativo di estendere a Vasto rischiose pratiche estorsive che si alimentano del silenzio delle vittime". Volpe e Calabrese sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Torre Sinello a Vasto a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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