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Domenica 14 ottobre: 'Giornata nazionale delle persone con la Sindrome di Down'

Il tema del lavoro al centro dell'attenzione

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Anche quest’anno la seconda domenica di ottobre il CoorDown, sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, ha organizzato la 'Giornata Nazionale delle persone con Sindrome di Down'.

 

Giornata dedicata al lavoro, “per scoprire che l’integrazione lavorativa delle persone con Sindrome di Down non solo è possibile ma in molti casi è una realtà. In oltre 200 piazze italiane, come di consueto, in prossimità di chiese e centri commerciali, i ragazzi, le famiglie e i volontari delle associazioni distribuiranno materiale informativo sulla Sindrome di Down e offriranno una tavoletta/messaggio di cioccolato (realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale) in cambio di un contributo per sostenere i progetti delle 73 associazioni che fanno capo al CoorDown”.


“Siamo differenti, tra noi”: otto ragazzi e ragazze di tutta italia, che attraverso otto video raccontano la loro storia e la loro esperienza lavorativa. Le otto video-storie sono pubblicate dal CoorDown, sul sito www.coordown.it, sul facebook.com/coordown, su You Tube coordown.

 

“Proprio in un momento di grandi tensioni economiche e sociali il CoorDown ha scelto di dedicare l’edizione 2012 della Giornata nazionale al tema del lavoro, per rilanciare con forza la necessità per le persone con Sindrome di Down di avere gli stessi diritti e le stesse opportunità di chiunque altro, in base alle proprie capacità , esperienza e al percorso formativo. Ecco perché lo slogan di quest’anno recita – dalla viva voce dei ragazzi protagonisti – 'siamo differenti, tra noi'. E’ un modo per ribadire l’importanza di una cultura della diversità e l’unicità di ogni persona, contro pregiudizi che ancora accompagnano la disabilità. Perché 'essere differenti è normale'. Le persone con Sindrome di Down non sono tutte uguali. E’ fondamentale conoscerle e metterle alla prova. Ci sono persone che non sono in grado di lavorare. Molte altre hanno enormi potenzialità e sono capaci di svolgere una professione con impegno. Serve però maggior sostegno da parte delle Istituzioni, serve più comunicazione tra gli enti territoriali e serve più coraggio e fiducia da parte delle aziende, pubbliche e private, per investire in questi ragazzi. Perché un lavoro, oltre che un diritto, è lo strumento importante per garantire loro un vita autonoma, una piena integrazione nella società e un futuro dignitoso. 

 

La Legge che regolamenta l’obbligo di assunzione per i disabili (la 68/1999) prevede che in una azienda con 15/35 dipendenti ci sia un disabile, due fino a 50 dipendenti e il 7% per le aziende che superano i 50 dipendenti. Nella quasi totalità dei casi le aziende, pur di non assumere, versano un contributo al Fondo Regionale per l’occupazione disabili, oppure pagano una sanzione irrisoria di 51,65 euro al giorno, o confidano su controlli carenti ignorando completamente la Legge. A quanto appena detto si aggiunge un altro grande regalo: la sospensione dell’obbligo di assunzione per i disabili per le imprese che accedono alla cassa integrazione, alla mobilità, ai procedimenti di riduzione dell’orario di lavoro. In sostanza si registra un fallimento del lavoro mirato per i disabili. Servono certezze per garantire questo importante diritto. Servono regole mirate e i necessari controlli. Non si può continuare a prendere per i fondelli i più deboli, i meno fortunati .

 

Si comunica, altresì, che dal 18 al 21 ottobre 2012, si svolgerà a Pescara (Capitale Europea dello Sport) la prima edizione del Torneo delle Regioni FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) , manifestazione di calcio a 5 dedicata ad atleti con Sindrome di Down.

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