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'Il Cenacolo' di Cesare Giuliani benedetto dal Cardinale Menichelli, dono alla Chiesa di San Lorenzo

La grande tela dell'artista aquilano trapiantato a Vasto sistemata all'interno del sacro tempio

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Dopo il dono fatto all’omonima Chiesa parrocchiale vastese de “Il Martirio di San Lorenzo”, l’opera sacra benedetta nel 2012 dall’arcivescovo Bruno Forte, il pittore Cesare Giuliani, nativo de L’Aquila, ma residente a Vasto, ha voluto dipingere, sempre per la Chiesa di San Lorenzo, un’altra suggestiva e grande tela (quattro metri per due): “Il Cenacolo”.

Per la benedizione di quest’opera è intervenuto, sabato 14 aprile, il cardinale Edoardo Menichelli.

Al termine della S. Messa, il card. Menichelli ha partecipato agli interventi di presentazione dell’opera del pittore Giuliani. La prof.ssa Gabriella Izzi Benedetti, presidente della Società vastese di Storia Patria, ha evidenziato il timbro particolare dato dall’autore a questa tela, che colpisce per il suo cromatismo e per lo stacco notevole tra il volto di Cristo e il turbamento degli Apostoli.

Il sindaco Francesco Menna, oltre a porgere il saluto della città al Cardinale, ha richiamato l’importanza del dono (artistico e religioso) di Giuliani alla laboriosa comunità del quartiere di San Lorenzo.

Il presidente del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna, Luca Russo, ha espresso l’entusiasmo del club nello sponsorizzare  a tela, aggiungendo con viva commozione: “Cesare Giuliani è un nostro socio e la sua vita artistica è connotata da molti successi. Sono soddisfatto di poter offrire questo dono attraverso i nostri service. Ci auguriamo di poter fare ancora qualcosa per la città e per il territorio”.

A questo punto è intervenuto il prof. Tito Spinelli il quale ha parlato del percorso artistico di Giuliani che, tracciato da due costanti concettuali (il sacro e il profano), raggiunge una tappa importante della sua carriera con l’opera sull’Ultima Cena, dove la ripartizione dell’ambiente fisico sulla tela colloca gli apostoli secondo una ritualità ormai acclusa alla cultura occidentale, con gli stessi dietro a un tavolo.

“In tale lavoro – ha concluso Spinelli – Giuliani raggiunge quella tensione unitaria nella quale i veri attori si espongono in drammatica tensione per la rivelazione eucaristica”.

L’ultimo intervento è stato del prof. Elio Bitritto, socio del Lions Club, che ha letto alcuni incisivi punti del saggio del critico d’arte, dott.ssa Silvia Pegoraro, sulla pittura sacra di Cesare Giuliani e sull’epifania del volto. “Tutti gli apostoli – sottolinea in particolare la Pegoraro – sono individuati dall’artista nella fisionomia che ne tradisce anche l’atteggiamento interiore. Si tratta di uomini che ci sembra di avere una volta incontrato, nella nostra vita reale: uomini dagli sguardi seri, curiosi, turbati. Solo il volto e lo sguardo di Giuda ci sono negati, segno che egli è già orientato verso la notte, immerso nell’oscurità”.

E’ seguita la benedizione dell’opera da parte del Card. Menichelli. La intensa serata si è conclusa con un ricco buffet, preparato dai fedeli della parrocchia.

Molto felice il parroco don Antonio Bevilacqua che ha rilasciato questa dichiarazione: “Cesare Giuliani ha sempre avuto per la chiesa di San Lorenzo una particolare affezione. Ho incoraggiato il maestro a realizzare, dopo “Il martirio di San Lorenzo” questa nuova opera. Il Cenacolo è una tela straordinaria sia per le sue dimensioni  e sia per la profonda spiritualità cristiana. La chiesa di San Lorenzo da oggi sarà arricchita del quadro che sarà collocato in una delle cappelle laterali al presbiterio”.

Foto di Lino Spadaccini

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