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Giuseppe Stivaletta e le riproduzioni in legno di chiese e monumenti vastesi

La mostra presso Casa Rossetti sulla Loggia Amblingh

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Da qualche anno Giuseppe Stivaletta ha affinato l'arte di riprodurre in legno i trabocchi e soprattutto le chiese, castelli e palazzi della città. I risultati sono veramente sorprendenti. E ci si accorge come con piccoli pezzi si possono realizzare alla perfezione strutture di alta valenza architettonica.

Fino al 6 agosto le sue realizzazioni si possono ammirare nella sala di Casa Rossetti sulla Loggia Amblingh.

"Giuseppe Stivaletta, all'anagrafe Giuseppantonio Stivaletta (Vasto, 11/10/53) ,è un artista e scultore vastese - si legge sul suo sito internet -. Fin da piccolo manifesta la sua inclinazione per l'arte attraverso il disegno. La strada della bottega, però, non si aprirà mai, o almeno in un secondo momento. Prima si avvia alla carriera da manovale quindi consegue il titolo di mastro, anche oggi chiamato dai colleghi Mastro Peppe, poi diventa marito di Antonietta e padre di Andrea e Daniele. Una vita comune a tante persone, un semplice padre di famiglia.

In realtà la sua semplicità è talmente nota che tende quasi a celare, involontariamente, la sua spiccata passione per l'arte. Da un po' di anni spende il proprio tempo in garage, trasformato in una bottega, a creare trabocchi ed altri monumenti di Vasto".

Come nasce la passione per la scultura vastese? "Un giorno, per caso, gli venne chiesto di costruire un piccolo trabocco. Una roba da poco, direbbe qualcuno (...). Da questo favore, Peppino, come se il destino volesse ripagargli della sua generosità, nasce la sua passione che, giorno dopo giorno, regala grandi soddisfazioni".

Fonte NoiVastesi di Nicola D'Adamo

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