«Ogni personaggio è cucito addosso agli attori che ho a disposizione nella nostra associazione». Questo elemento, non di poco conto, oltre all’immediatezza della parlata napoletana ha reso più facile apprezzare il nuovo lavoro teatrale, scritto e diretto da Biagio Santoro, presentato domenica sera nella sala, piena come un uovo, della parrocchia San Paolo apostolo a Vasto.
Oltre seicento spettatori per due ore di spettacolo – che sono scivolate veloci a dimostrazione della leggerezza dei testi – per un copione in due atti dal titolo “Finalmente mia figlia si sposa… forse!” e messo in scena dall’Associazione culturale “Principe Antonio de Curtis”.
Applausi ripetuti e risate spontanee per il lavoro “realizzato” da Santoro che ha la forza per camminare da solo e in piena dignità. Del resto a questa compagnia di attori è chiesto di far trascorrere il tempo in allegria, e ci sono riusciti egregiamente per una trama che scorre senza particolari intoppi.
Ma andiamo a svelare l’intrecciata vicenda ambientata ovviamente a Napoli nell’Ottocento e che ha per protagonista Rosa (Pina Panico), figlia 30enne ancora senza marito dell’oste Aurelio (Ciro Ascione) e Agata (Mariella Alessandrini). Tutta la storia si snoda davanti all’ingresso della trattoria. Due gli spasimanti: il piemontese Beppe (Marco D’Ercole) e il napoletano Nicola (Giorgio Cuciniello). Il primo un apparente gentiluomo e benestante, ma nei fatti vizioso e amante del gioco d’azzardo oltre a essere ridotto al lastrico.IMG_1538 Il secondo un semplice pescatore, nei modi gentili e un po’ goffi, acculturato e prossimo a una ricca eredità di uno zio, a condizione che arrivi al matrimonio senza aver rivelato la sua reale condizione sociale. In questo intreccio amoroso si apprezzano i dialoghi delle confidenze delle due amiche di Rosa, instancabilmente scontrosa, e i due amici e clienti dell’oste, don Vittorio (Biagio Santoro) e Renato (Giuseppe Lalla). E come ogni storia a lieto fine, con tanto di applaudito bacio, trionferà l’amore tra Rosa e il pescatore. Molto belle le scenografie dell’artista Arron Khawaja e i costumi di scena realizzate dalle socie della De Curtis.
Per questa prima assoluta uno spettatore d’eccezione: il presidente onorario dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro.
Personaggi e Interpreti:
Aurelio (Oste): Ciro Ascione
Agata (Ostessa): Mariella Alessandrini
Rosa (Figlia): Pina Panico
Arianna (Amica): Luisa Amato
Don Vittorio (Amico): Biagio Santoro
Renato (Amico): Giuseppe Lalla
Carlo (Avvocato): Luigi Baccelli
Perla (Amica): Divina Torello
Concetta (Amica): Dora Storto
Franca (Amica): Annamaria Colonna
Beppe (I spasimante): Marco D’Ercole
Nicola (II spasimante): Giorgio Cuciniello
Carmine (Amico Nicola): Cosimo Zagaria
Nannina (Cliente): Giovanna Formisano
Tina (Cliente): Anna Smargiassi
Margherita (Ragazza): Francesca Barisano
Gelsomina (Ragazza): Benedetta Smargiassi
Rosellina (Ragazza): Claudia Belforte
FOTO di LINO SPADACCINI (NOIVASTESI)