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'L'ultimo dei Briganti', doppia rappresentazione teatrale venerdì a Gissi

Su testo di Pier Nicola Mattia sulla base di fonti storiche locali con la regia di Antonio Tucci

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Dopo i festeggiamenti per le celebrazioni in onore del Centocinquantesimo Anniversario dell’Unità d’Italia continuano le attività culturali-ricreative promosse dall’Amministrazione comunale di Gissi.

 

Quest’anno, nell’ambito del progetto “Cultura Permanente”, l’assessorato alle Politiche Sociali propone un allestimento teatrale sul fenomeno sociale del Brigantaggio. L’opera, un testo drammatizzato intitolato “L’ultimo dei Briganti”, è stata scritta dal giovane filosofo gissano Pier Nicola Mattia che, ispirandosi a tradizioni popolari e a fonti storiche locali e nazionali, ha elaborato un racconto verosimile ambientato a Gissi e dintorni (Furci, Liscia, San Buono, Lentella, San Salvo) negli anni 1866-1870, periodo dominato dalla banda dei fratelli Pomponio di Liscia, dalle azioni della Guardia Nazionale e dal disagio sociale delle masse contadine che passano dal dominio dei Borboni a quello dei Piemontesi. La regia è curata da Antonio Tucci in collaborazione con la locale Associazione Culturale Giovanile “Liberi Tutti”.


I protagonisti della rappresentazione sono due giovani fratelli del contado di Gissi, Faluccio e Peppino, due mezzadri rimasti senza genitori, morti a causa della miseria e delle malattie non curate per la mancanza di soldi. Dopo l’unificazione dell’Italia sono caduti ancor più in miseria per i pesanti tributi pretesi dai Piemontesi. Un giorno il maggiore dei due, Faluccio, assassina un funzionario tributario inviato nella zona per una misura eccezionale e insieme al fratello decide di darsi alla macchia. Vengono aiutati da un’altra famiglia di mezzadri loro amici e partono insieme a un brigante di Furci che ha intenzione di unirsi a una nuova banda che opera malefatte nella zona. Il brigante (detto Zaccagno per la sua abilità con il coltello) si accorge subito delle potenzialità dei due fratelli e insieme mettono a segno un sequestro di persona che permetterà loro di unirsi alla banda di Caruso detto Coppolone, un ex ufficiale dell’esercito borbonico che è dovuto fuggire dalla vallata del Sangro e ha messo in piedi una banda nel Medio-alto-vastese. L’obiettivo di Caruso è vivere di angherie nei confronti dei borghesi latifondisti amici/servi dei Piemontesi; nel corso del racconto la banda di Caruso si incrocerà con quella famosa dei fratelli Pomponio. Dopo la morte dei fratelli di Liscia anche la banda di Caruso si disperderà per la cattura di quasi tutti i suoi componenti.


La vicenda è interpretata  in modo scanzonato e ironico dalla professionalità del regista Antonio Tucci e dalla passione degli interpreti. Il gruppo recitante, assai diversificato per età, formazione e interessi, rende autentico uno spaccato di storia locale contribuendo alla valorizzazione del nostro Passato e di grandi capacità artistiche e umane dei  giovani gissani.

 

PERSONAGGI E INTERPRETI
Briganti
(capo) Brigante Angelo Caruso da Atessa detto Coppolone.  CRISTIANO DELLE ROSE
Brigante Giulio Argentieri da Furci detto Zaccagno.   ATTILIO OTTAVIANO
Brigante Peppino Di Luca da Gissi.     DOMENICO DI FILIPPO
Brigante Faluccio Di Luca da Gissi.    MASSIMILIANO DI PAOLO
Brigantesse
Brigantessa Genesella Quinto da Lentella, Moglie di Coppolone.  LUDOVICA GASPARI
Brigantessa Angela Rovo da San Buono, Moglie di Zaccagno.  LUANA NANNI
Contadini
Carminella Ciurli (Moglie Luparo)     GABRIELLA MAGAGNANO
Cesare Luparo (capofamiglia)      ANTONIO OTTAVIANO
Maria Luparo (figlia)       LAURA D’OTTAVIO
Angiolino Luparo, (figlio)      DOMENICO LAPENNA
Giannetto Luparo (figlio)      CARLO CILIBERTO
Borghesi
Rachele Roberti da Gissi ( figlia di don Luciano)    LARA TITTAFERRANTE
Autorità
Chiaffredo Bergia        LINO D’ERCOLE
Carabiniere 1  ANDREA SITARU Carabiniere 2  DANIELE RIGLIETTI
Carabinere 3 MARIO SCIRPOLI Carabiniere 4   FRANCESCO RENDINA
Manutengoli/Affiliati
Mastro Vincenzo da Furci     ANGELO STRINGINI
Bonino da San Buono       LORENZO MARISI
Contadino  Antonio di Lentella      FERDINANDO DEL VECCHIO
Sarta Luciana di Gissi       CAROLINA BASILICO
Altri
Funzionario  (Don Rosario) e il suo segretario DAVIDE D’UGO e ERMINIO CARRIERO
Brigante A   Brigante B DOMENICO LAPENNA e ERMINIO CARRIERO
Don Olindo (il parroco) e il sagrestano Alberico DAVIDE D’UGO e OMAR CIRULLI
Avvocato Stursino      GIULIANO OTTAVIANO 
Inserviente          VALENTINA DI CIERO
Servetta di Rachele Roberti   ANDREEA CLAUDIA KISS
Accompagnatore 1 di Rachele Roberti:   DAVIDE D’UGO
Accompagnatore 2 di Rachele Roberti:    GIUSEPPE GABRIELE DI CROCE

Narratori: Chiara Gaspari, Alice Gaspari, Gaia Fidelibus, Laura e Benedetta Masciotta, Shaila Delle Monache, Margherita Basilico, Gabriella Magagnano, Carolina Basilico, Valentina Di Ciero, Jacopo Farina, Isabella Favorito.

Scenografia e costumi: LUNA MAGAGNANO

Balletto: Scuola di Danza di Loredana Rocchio

Musiche: Fisarmonica EDUARDO NANNI
Organetto abruzzese GIOVANNI ALBERTO CIANCAGLINI
COMPLESSO BANDISTICO di GISSI (Prof. NICOLA MARIANI)

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