Primo incontro, nell'ambito del 'Giovedì Rossettiani 2012' del ciclo 'Of not returning time - L'infanzia delle parole' con Antonia Arslan, scrittrice di origine armene, che ha dedicato la sua vita e la sua opera a far conoscere e divulgare l'orrore del primo genocidio del Novecento, quello del popolo armeno ad opera dei Turchi. Grazie al suo primo romanzo 'La masseria delle allodole', uscito nel 2004 (Premio Campiello), Antonia Arslan è diventata la voce più autorevole contro ogni negazionismo storico-politico e da anni conduce la sua battaglia perché la comunità internazionale riconosca la tragicasoluzione finale operata contro 1,2 milioni di armeni allo scoppio della prima guerra mondiale. 'La strada di Smirne' e 'Il Libro di Mush' (appena uscito in libreria) sono le tappe di questo racconto dell'anima del popolo armeno "con la forza della letteratura, che toccando cuore e mente, abbatte ogni barriera, rilancia la convinzione dei quattro sopravvisuti di Mush: 'Il libro ci salverà' (C.Baroni). A dialogare con la scrittrice, nell'appuntamento programmato domani, giovedì 8 marzo, dalle ore 18 presso la Pinacoteca di Palazzo d'Avalos, sarà Gianni Oliva (Università G. D'Annunzio). L'intervista sarà accompagnata dalla lettura delle pagine della Masseria delle Allodole a cura di Maria Elena Fresu.