Pressoché interamente tematica, l’esposizione di Gianni Madonna, presso la Saletta Marcello di Vasto (fino a domenica 7 agosto), è ispirata a “Le ‘spregiudicate’ donne di Etruria”. Come leggiamo nella presentazione curata da Alessandra Madonna, “Le donne etrusche amavano tingersi i capelli, usavano maschere di bellezza (…), si truccavano con cipria (…) si depilavano. Le immagino con capelli biondi, arricciati, imprigionati in ricchi tessuti, adorne di gioielli sofisticati, adagiate a fianco dell’uomo sul Khinà… Troppo belle e audaci, troppo sfrontate e seducenti: ecco cosa spinge l’artista Gianni Madonna a celare il loro sguardo dietro soffici veli rossi … La bellezza e il fascino di queste donne vengono temuti ma non sminuiti – anzi – vengono racchiusi in un cerchio nero che le esalta dando loro nuova luce… Ciò che riusciamo a percepire osservando queste donne, è il loro ricordo che sa di terre lontane. L’arsura della terra, la ricchezza dei tessuti, il tintinnio dei loro monili al vento. Per questo, quale migliore occasione per apprezzare queste nostre care ed invidiabili Antenate”? Quale migliore occasione - aggiungiamo noi - di poter guardare e apprezzare, in questa racchiusa ma preziosa collezione, seducenti immagini di richiamo storico culturale e, al tempo stesso, di perfetta creatività percettiva e sensoriale? Un esercizio estetico e comunicativo reso possibile da una mano che esercita l’arte pittorica con raffinato gusto cromatico, perizia tecnica e con l’originalità evocativa ed illustrativa di cui è capace un vero artista. Ed è questo di certo il caso.