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LA VASTESE EVA LAUDACE A 'TOYO ITO MON AMOUR', MOSTRA COLLETTIVA DI... PROVOCAZIONI A PESCARA

Domani pomeriggio l'appuntamento

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Sabato 22 gennaio, dalle 17 alle 21, il Patriarca Store di Pescara ospiterà "Toyo Ito Mon Amour", una mostra collettiva di provocazione tra calici rotti e discussioni aperte, curata dal graphic designer Luca Di Francescantonio e sviluppata da 20 artisti e designer abruzzesi. Tra i vari artisti coinvolti ci sarà anche la vastese Eva “Laudace” Laudazi (foto). Alle ore 17 si inizierà con una tavola rotonda intitolata "L'Arte in Abruzzo: è e sarà Contemporanea?". Seguirà, alle ore 19, il vernissage dell'esposizione. L'ingresso al pubblico è libero. Eva Laudace ha recentemente pubblicato il racconto “Il vizio dell’amore” su “Scrittori precari” e vanta un’importante presenza su “E il cagnolino rise”, antologia omaggio a John Fante di Tespi Editore, con i contributi di Fernanda Pivano e Lawrence Ferlinghetti. «A dicembre 2008, un po’ per scelta e un po’ per caso, sono stata contattata da uno scrittore sommerso, Gianluca Liguori, che è uno degli autori dell'antologia – racconta Eva Laudace – Tespi Editore aveva bandito un concorso per la pubblicazione di un omaggio a John Fante, e Gianluca, apprezzando alcuni miei racconti, mi ha suggerito di partecipare con un testo a stile libero che parlasse principalmente di cani (o che non ne parlasse affatto). Sono stata battezzata su carta, quindi, con una breve storia su come “sempre azzurra non può essere l'età”. E ne sono stata più che felice. E il (mio) cagnolino rise, in quell'età di cui io scrivo lì. Siccome credo molto nelle cose in cui credo molto, ed essendo già stata copertinatrice di un romanzo in passato come illustratrice, mi sono proposta di far ridere alcuni cani per fotografarli e mettere un abito all'antologia. Tramite una votazione su Facebook, il biondo Tommaso, aka Tommy Rise, è diventato il famoso cagnolino (accanito) che rise. Ci tengo a dire che non è stato viziato da me al fumo. Lui fumava già da prima. Insomma, è stato un progetto audace nel suo complesso e un'emozione unica avere poi il libro tra le mani e riconoscerlo come anche mio».
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