L’omaggio di Irene Grandi verso il Blues, genere musicale che rappresenta la base di molti generi musicali, come il funk, il rock, il jazz, il rap ed il soul. Con il suo tour “Io in Blues”, in una Vasto Marina gremita, ha interpretato canzoni di Sade, Tracy Chapman, Willie Dixon, Otis Redding, Etta James, ma anche di cantanti italiani come Mina, Lucio Battisti e Pino Daniele.
Tra un pezzo e l'altro, Irene con i suoi commenti introduce il pubblico in un viaggio introspettivo della sua anima. Quando fin da bambina nella sua cameretta, comprendendo i propri pensieri, le emozioni e la consapevolezza di se stessa, interpretava le canzoni emulando i propri artisti preferiti. Oltre alle interpretazioni, non sono mancati i suoi stessi brani, riarrangiati in chiave rock-blues che l'hanno resa famosa: “Prima di partire per un lungo viaggio”, “Bum bum”, “Lasciala andare”.
Irene Grandi raggiunge il successo negli anni 90, partecipando fino adesso per cinque volte al Festival di Sanremo. In particolare nel 2000 si classificò al secondo posto con “La tua ragazza sempre”. Sei partecipazioni al Festivalbar, in risalto quella del 2020 in cui la sua “Bruci la città” diventa un grandissimo successo! Nel 2010 ha vissuto una profonda crisi, ma si è rigenerata spiritualmente grazie ad un viaggio fatto a Bali. Nel frattempo è diventata un’istruttrice di yoga dando lezioni on line ai suoi fans ed ha anche cambiato stile di vita, alzandosi presto e andando a letto presto. Questa è la dimostrazione di come una donna che ha raggiunto il successo, abbia trovato il modo di gestirlo senza lasciarsi travolgere, infatti il suo rapporto con il pubblico è meraviglioso e lo stesso è con i musicisti da cui è accompagnata: Max Frignani alla chitarra, Piero Spitilli al basso, Fabrizio Morganti alla batteria e Pippo Guarnera all’organo Hammond (come potrete osservare dalle foto, un tipo di organo con pochi esemplari al mondo che l'organizzazione del Comune di Vasto e la collaborazione di Muzak Eventi ha messo a disposizione dell’artista).
Una particolarità che Irene ha trovato molto divertente, come si denota dalle foto e i vari video sui social, è stata quella di farle dipingere ed autografare un piatto, organizzata dal Maestro Giuseppe Buono titolare insieme con sua moglie Michela, della bottega artigianale, il laboratorio “Creta rossa”.