L'occhio puntato alla Vasto sotterranea "nella Vasto da scoprire e riscoprire, quella Vasto 'romana' che viene alla luce (se così possiamo dire) grazie alla pazienza, allo studio, all’impegno della prof.ssa Lucia Serafini dell’Università di Chieti e dei suoi alunni".
Così il prof. Elio Bitritto nel descrivere la 'Giornata Fai d'Autunno' ed il programma di iniziative intitolato “Vasto: Vista e mai Vista”, con la delegazione vastese del Fai, presieduta da Maria Rosaria Pacilli, che alla consolidata attività di promozione del sito archeologico delle Terme Romane ha voluto associare, in linea con la missione del Fai, un’attività di ricerca e di proposta di valorizzazione dei beni storico artistici che costituiscono il nostro patrimonio culturale.
Nel cuore della città, ecco, dunque, la ricerca di resti murari di età romana, che ha portato alla scoperta dello straordinario sotterraneo del Convento di S. Maria Madre di Dio, annesso alla Chiesa del Carmine ed istituito nel ‘700 ad opera dei Padri Lucchesi. L’esplorazione di questo luogo è stata a dir poco suggestiva e con grande emozione, dopo aver percorso nella semioscurità gallerie monumentali, le torce hanno illuminato la traccia più antica dell’insediamento: un tratto di muratura in opus mixtum. E proprio a questo documento storico è stata associata una delle tappe del percorso della Giornata Fai a Vasto, con una piccola sosta presso la Chiesetta della SS Trinità, dove è visibile un’ampia porzione di muro in opera mista.
Di notevole impatto anche la visita proposta all’interno di un edificio privato, Palazzo Pietrocola, la cui cantina custodisce i resti di un prezioso pavimento musivo policromo.
E' stata cura degli ormai insostituibili Apprendisti Ciceroni accompagnare i visitatori dalle Terme fino a Palazzo Pietrocola con una sosta davanti al Portale di S. Pietro. L'itinerario è proseguito fino alla Chiesetta della SS. Trinità per concludersi con la visita inedita alla Vasto mai vista. Apprezzata, poi, l’esibizione musicale del duo Chorando Brazil (clarinetto – marimba), presso il Semipogeo del Convento del Carmine.