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'La Santa Radice. Fede cristiana ed ebraismo', il libro del vescovo Bruno Forte 'sotto la lente'

La presentazione alla Pinacoteca di Palazzo d'Avalos nel 'dialogo aperto' con il prof. Michael Segre

redazione
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Appuntamento nel pomeriggio di oggi, lunedì 15 maggio, presso la Pinacoteca di Palazzo d'Avalos, per la presentazione del libro dell'arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, intitolato "La Santa Radice. Fede cristiana ed ebraismo" (Queriniana, Brescia 2017).

Per l'occasione Forte dialogherà con il prof. Michael Segre dell'Università G. D'Annunzio. Introdurrà e modererà il dibattito il sac. prof. Gianni Carozza.

IL LIBRO IN BREVE
Fra ebraismo e cristianesimo c’è una convergenza di fondo, inseparabile certo dalla loro diversità, eppure tale da motivare la loro ineliminabile coappartenenza e la consistenza dell’apporto che la tradizione ebraico-cristiana nel suo insieme ha dato alla storia culturale e religiosa dell’umanità.

La singolarità di quest’apporto sta nella testimonianza che entrambi, ebraismo e cristianesimo, rendono alla rilevanza dell’Altro, trascendente e vicino, nella vicenda personale e collettiva. Atteso, cercato, accolto, amato, il totalmente Altro – tanto per l’ebraismo quanto per il cristianesimo – è il Dio vivente, che sovverte e salva la vita e la storia quando, pur restando infinito, si fa presente nel finito per comunicarsi alla nostra fragilità. Per il cristiano questa presenza raggiunge il suo vertice nella Parola fatta carne, Gesù, che «è ebreo e lo è per sempre». Conoscere e amare l’ebraismo è perciò, per il cristiano, componente rilevante della conoscenza e dell’amore per il suo Signore e Maestro (Dalla quarta di copertina).

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