Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Eppur si suona: Del Fiato Sospeso Fest e del perché dobbiamo essere curiosi verso la musica

Il festival di musica e fumettistica autoprodotta alla sua prima edizione

Condividi su:

Il 16 agosto dalle ore 17:00, presso il Super Natura open air (zona kartodromo, proseguire per Montenero di Bisaccia e prima del ponte sulla sinistra seguire indicazioni) a San Salvo, si svolgerà la prima edizione del Fiato Sospeso Fest. Con un’offerta di musica autoprodotta, fumettistica, illustrazioni ed enogastronomia locale, getta le basi per un inizio di tutto rispetto, approdando sul territorio con una line up di band territoriali e non.

Abbiamo intervistato Michele Montagano, organizzatore dell’evento sotto nome della sua etichetta discografica V4V, che in collaborazione con FATTO BENE ha permesso al festival di venire alla luce.

“L'idea – ci spiega Michele - nasce dal voler presentare al pubblico qualcosa di diverso dal solito concerto nel solito locale con le solite cinquanta persone. Per una volta ho pensato fosse bene immergersi totalmente nell'atmosfera e nella vera attitudine di certa musica, che possiamo chiamare emocore per facilitare le cose, ma in genere legata all'autoproduzione, al DIY e ad un certo modo di rivolgersi alle persone ed a sé stessi”. Ed è proprio la location un punto cardine per la riuscita del progetto, che si prefissa l’obiettivo di offrire agli avventori un’esperienza unica e fuori dal mondo.

A suonare ci saranno i locali Joyville ed i campani Kairo e Gomma, che con la passione di chi la musica la pensa, la suona e la porta al pubblico in prima persona, suoneranno circondati dagli stand di fumettisti come Ratigher (vincitore del premio Micheluzzi al Comicon ed alfiere indiscusso dell'autoproduzione e del DIY), Taddei & Angelini (Anubi miglior fumetto del 2016) ed Eleonora Nanni (Sergio Bonelli Editore) tra i tanti altri nomi presenti.

Il Fiato Sospeso Fest ci ha dato svariate e soprattutto valide ragioni per essere curiosi e solleticare la nostra voglia di partecipare, persino i più scettici verso il genere musicale presentato avrebbero di cui fidarsi per salire in macchina ed andare a passare la serata all’aperto a mangiare, ascoltare e rilassarsi.

Non importa che i nomi del cartellone possano dire poco o niente al grande pubblico, ciò che conta è vivere il territorio con ciò che i suoi abitanti hanno da offrirci e tenersi aperti a nuove esperienze, nuove sonorità per poi poter sfatare con fierezza il terribile mito secondo il quale qui, da noi, non si fa mai nulla.

Condividi su:

Seguici su Facebook