Nero in volto, Di Meo ha prima richiamato i giocatori nellâintervallo, poi non ha nascosto il disappunto al termine della gara persa, addirittura, ricevendo dal Prato ben tre sberle che devono far pensare e riflettere seriamente. Più di qualcosa non va: seconda sconfitta consecutiva, un solo punto in tre giornate e tanta presunzione già bastano per recitare il âmea culpaâ da parte di tutta la squadra. "Eâ così - dice Di Meo - A perdere, e di brutto, ancora una volta, è stata tutta la squadra che non ha fatto il massimoâ. Eâ un fiume in piena il tecnico pugliese, ma non vuole infierire sui giocatori che chiamerà di nuovo al proprio dovere oggi, alla ripresa degli allenamenti. Non lo dice apertamente, ma a fare acqua da tutte le parti è stata nuovamente la difesa, il reparto che sta creando problemi a non finire alla Pro Vasto e non è azzardato prevedere che qualcosa accadrà se la squadra non saprà rialzarsi già da domenica, quando allâAragona arriverà la Carrarese. âDobbiamo ripartire proprio da domenica - incalza Di Meo - altrimenti sarà impossibile continuare ad arrampicarsi sugli specchi, anche se la squadra gioca e crea. Lâattesa scossa non câè stata, purtroppo, ma ora basta commettere errori che pregiudicano quanto di buono stiamo facendo. Non è possibile che lâavversario di turno va in vantaggio per una nostra distrazione e, poi, non siamo capaci di ribaltare il risultato a nostro favore, pur avendo molte occasioni, come accaduto contro il Prato, squadra brava solo a sfruttare i nostri errori. Subito dopo il loro gol fortuito, noi abbiamo avuto almeno cinque buone occasioni, oltre a quelle nella ripresa, invece siamo stati messi ad un angolo da una modesta squadraâ. Bonfiglio e compagni, sotto porta, continuano poi a non essere pungenti e concreti: di certo câè che sono tutti sotto esame da questo momento. Di Meo non si dà pace, perché crede nelle potenzialità dei suoi giocatori, ma alcuni rischiano grosso.