SOSPENSIVA IN ABRUZZO PER I TAGLI ALLA SCUOLA DECISI NELLA FINANZIARIA: ORDINE DEL GIORNO VOTATO ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE DI VASTO

a cura della redazione
19/07/2009
Attualità
Condividi su:

Su iniziativa dei consiglieri comunali Nicolangelo D'Adamo e Maurizio Vicoli, è stato approvato all'unanimità (anche con il voto del PdL), un ordine del giorno per chiedere alla Regione Abruzzo di farsi promotrice presso il Governo nazionale di una richiesta di sospensiva, per tre anni, di tutti i tagli previsti nella scuola dalla Finanziaria 2008. "Il Comitato Insegnanti Precari Abruzzo - dice la prof.ssa Tiziana D'Attilio - ringrazia il sindaco Luciano Lapenna, il presidente del Consiglio Comunale Peppino Forte e tutti i Consiglieri per la sensibilità mostrata a riguardo, visto che molti insegnanti abruzzesi, il prossimo settembre, resteranno senza lavoro". Ecco il testo dell'odg: "Il Consiglio comunale di Vasto visto che il tragico sisma che ha colpito la Provincia Dell’Aquila ha spinto molti docenti e componenti del personale Ata a chiedere l’inserimento nelle graduatorie (ex permanenti) ad esaurimento nelle altre province abruzzesi; che tale richiesta poterebbe essere avanzata anche dal personale della scuola assunto a tempo indeterminato; che tali inserimenti produrranno problemi di disponibilità di cattedre sia a coloro che, risiedendo in una determinata provincia, da anni sono inseriti nelle suddette graduatorie e sia a quelli che verranno a trovarsi nelle condizioni di “perdente posto”; ritenuto che ogni lavoratore della scuola è nel pieno diritto di accedere alla mobilità nell’ambito delle scuole regionali e che, in particolar modo, lo sono quelli che hanno subìto in prima persona le gravi e drammatiche conseguenze del sisma; considerato però che il ridimensionamento dell’organico scolastico previsto dall’ultima Finanziaria del governo nazionale porterà nelle scuole abruzzesi ad una riduzione del personale stimata in circa mille unità e che tale provvedimento, insieme a questo massiccio esodo, finirà per sovvertire tutti gli equilibri occupazionali all’interno di ciascuna provincia d’Abruzzo; che altresì potrebbero verificarsi, come già accaduto nelle scuole di Pescara, Giulianova, Roseto e in altri centri dell’Abruzzo costiero, un “sovraffollamento” di lavoratori e alunni con gravi ripercussioni sul buon funzionamento scolastico; chiede alla Regione Abruzzo di farsi promotrice, presso il governo nazionale, di una “moratoria” di tre anni per tutti i nuovi provvedimenti e per tutti i movimenti, compresa la nuova razionalizzazione della rete scolastica, previsti nella scuola così come avvenne in Umbria in occasione del sisma del 1997".

Leggi altre notizie su Histonium.net
Condividi su: