CRISCI RITIRA LE DIMISSIONI, RESTA AL TIMONE DELLA PRO VASTO SOTTOLINEANDO IL RITROVATO CALORE E 'STRIGLIA' LAPENNA: "SUBITO I LAVORI ALL'ARAGONA"

riceviamo e pubblichiamo
27/06/2009
Sport
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Di seguito la lettera aperta inviata dal presidente della Pro Vasto, Mimmo Crisci, al sindaco di Vasto Luciano Lapenna. "Signor sindaco, con la lettera del 26 maggio 2009 Le ho rappresentato le mie considerazioni in esito alla gestione della Pro Vasto, esortandoLa ad adoperarsi affinché individuasse "tra gli imprenditori del nostro territorio, delle nuove figure che possano rappresentare il futuro per la Pro Vasto", avvisandoLa che "qualora Lei non dovesse riuscire a trovare una soluzione all'interno della comunità vastese sarò inevitabilmente costretto a valutare le manifestazioni di interesse formulate da imprenditori non del luogo, che hanno già espresso la volontà di assumere la gestione della società". Premesso che il sottoscritto a tutt'oggi non ha ricevuto nessun riscontro, né tantomeno alcun invito a un incontro e/o confronto finalizzato ad una ottimale soluzione della questione nell'interesse, ovviamente, non solo mio personale, ma di tutta la città, ho dovuto constatare dalla lettura del comunicato stampa della mattina del 29 maggio 2009 del Comune di Vasto che l'impegno della Sua Amministrazione si è limitato a una serie di "consultazioni fitte e serrate con imprenditori del luogo" a seguito di cui si è ritenuto di incontrare il Signor Fabio De Filippis, imprenditore laziale, individuato come unico interessato all'acquisto della Società. Senza voler sindacare sulle consultazioni nei due giorni del 27 e 28 maggio scorsi da Lei e dagli assessori Sputore e Tiberio, non posso non manifestarLe tutta la mia sorpresa e delusione per le modalità con cui si è ritenuto di procedere. Come Le è noto, il succitato imprenditore lazionale già da qualche mese era in contatto con il sottoscritto, cui aveva manifestato l'interesse all'acquisto della squadra.Quindi, se avessi voluto e ritenuto opportuno per il bene della Società definire con lui la cessione, lo avrei certamente già fatto da tempo. E, ovviamente, senza rivolgermi a Lei. La mia richiesta rivolta agli amministratori della città era finalizzata a trovare una soluzione vastese, in grado di garantire continuità ad un progetto amibizioso e entusiasmante, che fosse da sprone all'orgoglio e all'attaccamento della gente alla propria terra, alla propria bandiera, valori ahimé sempre meno vivi nella nostra realtà che da troppi anni vive una crisi di passione e di vivacità su tutti i fronti della vita civile. Parallelamente a questo Suo lavoro, in città è nato un Comitato spontaneo finalizzato alla costituzione di un'Associazione composta da imprenditori, commercianti, liberi professionisti, impiegati, operai e naturalmente tifosi, che ha raccolto una mia provocazione di qualche tempo fa, quando ho più volte pubblicamente auspicato una sottoscrizione popolare di almeno cento persone disponibili a versare alla Pro Vasto una quota a fondo perduto di 5.000 euro. Non Le nascondo che il sottoscritto, informato costantemente dagli amici promotori, sulla riuscita dell'iniziativa era senza dubbio il più diffiendente. Ma con enorme sorpresa è avvenuto quello che in città in pochi pensavano fosse possibile e fattibile: l'Associazione "Insieme si può" è stata formalmente costituita con la raccolta di oltre settante quote di sottoscrizione. Si tratta di un capitale enorme, ancora più significativo tenendo conto sia del particolare momento di crisi economica, sia dell'assenza di qualsiasi sollecitazione politica o istituzionale. E nel frattempo, come non Le sarà sfuggito, la squadra ha vinto anche l'importante titolo di Campione d'Italia del calcio dilettantistico, portando alla nostra città il prestigioso trofeo dello Scudetto tricolore. In questo mese, quindi, si può ben dire che a Vasto sono avvenuti due fatti veramente storici: la sottoscrizione popolare e la vittoria nazionale sul campo. Si tratta di due successi importanti che ci riempiono di gioia e di orgoglio, ma che debbono anche essere la spinta a fare di più e meglio. Per quanto mi riguarda, non Le nascondo che mi trovo in una situazione davvero particolare. Da un lato, la squadra e i tecnici mi chiedono di proseguire il mio impegno al loro fianco, per proseguire a fare calcio, divertendo e cercando ovviamente di vincere, dall'altro gli amici dell'Associazione "Insieme si può" - che hanno raccolto la mia provocazione - mi invitano a rimanere al mio posto nella Società. Nei confronti di tutti coloro che hanno creduto e scommettono su di me, sento di avere un forte debito morale che non posso non onorare. Avendo dato la mia parola, garantendo la mia disponibilità a certe condizioni, e le parole, sono importanti e vanno rispettate. Chi mi conosce, o ha avuto modo di incontrarmi, sa che sono abituato a rispettare gli impegni che assumo e a fare ogni sforzo per mantenere le promesse che faccio. Perciò a questo punto non mi posso certamente tirare indietro. Le comunico pertanto che ho deciso di ritirare le dimissioni, che provvederò all'iscrizione al Campionato professionistico e che procederò all'allestimento di una squadra in grado di confrontarsi a testa alta con qualsiasi altro team di categoria. A tutti gli associati sottoscrittori prometto la massima trasparenza nella gestione della società e la totale disponibilità a ricevere consigli e suggerimenti. A tutti i tifosi garantisco il massimo impegno per il nuovo campionato, che ci vedrà certamente protagonisti. A Lei e alla Sua Amministrazione assicuro che il nome della città di Vasto saprà farsi onore nel corso del campionato, sia in campo che in ogni altra sede istituzionale in cui ci troveremo ad operare. Tuttavia non posso non chiederLe di impegnarsi pubblicamente a rispettare puntualmente le prescrizioni che il Prefetto di Chieti ha sollevato sulla praticabilità dello stadio comunale, che come Le è noto, sono state formalizzate già in una riunione tenutasi in Prefettura ormai oltre un mese fa con la presenza dell'assessore allo Sport Nicola Tiberio. Le ricordo che nel denegato caso in cui il Comune fosse inadempiente la Pro Vasto sarebbe costretta a disputare le partite casalinghe del prossimo campionato a porte chiuse. Sono certo che farà ogni sforzo per scongiurare questa umiliante e mortificante eventualità alla squadra, ai tifosi e a tutti i vastesi, proprio nel momento in cui l'entusiasmo e la partecipazione della gente è così viva. Confido in una positiva collaborazione tra la Pro Vasto e la Sua Amministrazione, impostata sulla disponibilità reciproca al rispetto di ogni impegno, o promessa nell'esclusivo interesse di tutti i vastesi. Tutti noi che a diverso titolo abbiamo responsabilità pubbliche dobbiamo essere davvero fieri ed orgogliosi di riscontrare questa partecipazione e questo entusiasmo trasversale e travolgente in ogni settore della vita sociale".

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